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Rossi ha vinto, da solo. Senza Stoner, autosteso. Ecco fatto, ecco vanificati un bel po’ di discorsetti dotti fatti ed elargiti alla platea. Stoner qui non si prende, a Rossi non resta che la chance di stargli addosso nei primi giri per convertire la corsa da qualcosa di tecnico a qualcosa di umano. Sì sì, ciao. Se Stoner fosse rimasto in piedi avremmo sbagliato comunque.Che l’obiettivo di Rossi fosse fare qualche punto solido ci stava, ma così ha esagerato. Senza nemmeno dover faticare, che tanto Stoner si è eliminato da solo e forse è ora che ci pensi un po’ su.Perché va bene avere il proprio carattere, avere il proprio stile, ma siccome per vincere il mondiale bisogna mettere una gara sull’altra , buttarle via così è un delitto. Grave per le modalità.Le cadute di Stoner, che da quando guida la Ducati per la verità non sono tante, avvengono sempre perché perde l’anteriore. Il siginificato è lì da vedere: entra in curva troppo forte.C’era una necessità di fare un giro che fosse il record dei record quando la gara era in mano che non gliela toglieva nessuno? No, non ce n’era alcuna.Vaglielo a spiegare a lui che è fatto così. E’ fatto così sì, ma un po’ dovrebbe cambiare. Magari ispirarsi un po’ all’altro, a Rossi, che forse non sarà il più veloce in assoluto ora che c’è Stoner, ma è senza dubbio sempre il più lucido, il più maturo, quello che sa mettere meglio a frutto la prorpia esperienza. Cos’altro deve dimostrare? E’ chiaro, non ha fatto una gran fatica, essendo quello che dopo Stoner era messo meglio. Il problema è essere lì, protagonista di una consapevolezza che solo in rari casi della vita ti può portare fuori dal limite. Stavolta no. Ecco, la consapevolezza, è quella che uno, Rossi, possiede in misura totale, e che Stoner rifiuta di avere nella quantità che gli servirebbe. Tu puoi avere tutto il talento della terra, ma se non ci metti del buonsenso, della consapevolezza, la musata in terra è lì pronta a fregarti senza lasciarti nemmeno un interlocutore con cui prendertela che non sia te stesso. Per Valentino, va detto, sembra che gli anni non passino. E’ bestiale come controlla la leadership, come allunga se un Dovizioso arriva a svegliarlo. Nel dopo gara Stoner per la verità è molto carino e disponibile a spiegarti del suo piccolo enormissimo errore. Sarebbe mica meglio - per lui medesimo si intende - uno Stoner incazzato nero e consapevole che ha buttato 25 punti?Gli va bene che la Ducati di ora, con quell’Hayden visto qui in Qatar, è una moto che sarà per tutti una meravigliosa bega da affrontare. Con consapevolezza però. Quella che al Polo Nord hanno, che al Polo Sud stanno ancora cercando.