MARLA'S PHILOSOPHY

MORTE A VENEZIA?


No, non sono ipocondriaca.Non lo sono mai stata. Anzi, sono una di quelle persone che resta a casa, solo quando non riesce fisicamente ad alzarsi dal letto. Altrimenti mi prendo un paio di pastiglie e vado dove devo andare. Non mi piace l'idea di piegarmi alla malattia... se ho qualche linea di febbre, fondamentalmente me ne frego.Non mi sono mai fermata per colpa di un malessere di stagione. Mi sono fatta gite scolastiche, serate in discoteca, esami universitari e serate pizza&cinema, nonostante la febbre. Nonostante tutto.Però. Devo dirvelo con sincerità. La parola "epidemia" mi ha sempre fatto un brutto effetto. Figuriamoci il suo peggiorativo: "pandemia"! All'epoca della mucca pazza e dell'aviaria non mi sono agitata più di tanto. Mi ero informata sulle modalità di contagio e mi sentivo tranquilla. Al contrario, quando è scoppiato il caso SARS mi è venuta addosso una paura del diavolo. Soprattutto perchè i paesi direttamente interessati avevano tenuto la cosa sotto silenzio, lasciando che persone e cose viaggiassero per MESI senza dire nulla. Quando al telegiornale sentivo fare la conta dei decessi o vedevo i medici prendere la temperatura ai viaggaitori negli aeroporti... bè... non sono stati bei momenti per me.Dunque capirete che in questi ultimi giorni sono un tantino in ansia. Per colpa dell'influenza suina. Più di 100 morti in Messico. Casi accertati negli Stati Uniti. Notizia di oggi: un contagiato in Spagna e forse un caso italiano?!Ecco. Io ci sto provando a non innervosirmi nel vedere la gente che cammina per strada con le mascherine. Le autorità messicane che sospendono le cerimonie religiose, cancellano le manifestazioni pubbliche e chiudono le scuole. Davvero, sto cercando in tutti i modi di non lasciare che la parola "epidemia" mi evochi immagini apocalittiche. Perchè quando la sento, io penso sempre al passato e mai al presente. Penso alla peste. Al colera. Penso a "Morte a Venezia". Non sono bei pensieri...