MARLA'S PHILOSOPHY

ODIO IL MIO LAVORO, ODIO IL MIO LAVORO, ODIO IL MIO LAVORO, ODIO IL...


Odio il mio lavoro, se non si fosse capito.Da ragazzina dichiaravo con orgoglio che non avrei mai fatto un lavoro d'ufficio. Che non mi sarei mai potuta sedere ad una scrivania e restarci per tutto il giorno. Che mi sarebbe servito dinamismo, creatività.Bè, eccomi qui. Faccio un noioso lavoro d'ufficio. Dalle 14 alle 18. Davanti a un computer. Seduta a una scrivania. Noia mortale. Atrofizzazione del cervello. Dolore ai neuroni. Degenerazione delle articolazioni. Lenta mutazione da umanoide a vegetale. Ripetitività macchinosa. Morte cerebrale. Morte.Non so come farei se non avessi i miei blog per sfogare le migliaia di parole, frasi, metafore che mi esplodono nel cervello, ma restano bloccate. Ferme. Incastrate. Da qualche settimana ho persino ricominciato a tenere un diario. Per vomitarci sopra le parole che altrimenti sedimenterebbero a mo' di stalattiti e stalagmiti, dentro la mia scatola cranica.Mi viene sempre in mente una scena de "Il diavolo veste Prada". Quando Emily, per autoconvincersi del fatto che i suoi sacrifici sarebbero andati a buon fine, nonostante tutto. Si ripeteva come un mantra: "Amo il mio lavoro, amo il mio lavoro, amo il mio lavoro...".Io non riesco a fare neppure quello. Ormai sono passata alla fase di odio. Odio puro. Quintessenza di odio puro.Distillato di odio.Squisito.