~ She.

Day 12 ~ Commander.


Domenica 8 Agosto 2010 ore: 19.06   Prima di mettermi a studiare, breve aggiornamento. Oggi la giornata non era delle migliori, quindi appena alzate, io e la Ce' abbiamo fatto le cenerentole. Quindi pulito, riordinato, lavato. Verso le 15 siamo scese poi in spiaggia e abbiamo pranzato con una bella lasagna, cacchio, è domenica! La lasagna ci stava. Visto che c'era poco sole e molti nuvoloni fastidiosi, mi sono messa a dormire sul lettino. Che goduria. Una volta svegliata (aprendo gli occhi la prima cosa che ho visto è stato lui n.b. XD), Ce' mi ha detto che Gabri voleva farmi un gavettone. Bastardo, gliela farò pagare. Le mie vendette, nei suoi confronti e nei confronti degli altri saranno servite fredde, aspetto solo ferragosto.La sciacquetta è venuta anche oggi al bar, con una faccia fastidiosissima, come se fosse la madonna addolorata. Marco non l'ha quasi cagata; io e Ce' ci siamo sedute in un altro tavolo e abbiamo preso l'aperitivo. Lui mi ha personalmente preparato e portato il cocktail e gli stuzzichini. Sono piccole, ma comunque soddisfazioni. Poi chissà, magari canto vittoria troppo presto, ma gioisco del momento.Per il resto, mentre mangiavamo ho parlato un po' al telefono con Nemy, sempre molto chiusa e annoiata (almeno sembrerebbe) e ho mandato un messaggio al mio amico Jacopo, che è arrivato oggi a Laigueglia. Già mi ha chiesto di andare alla Suerte (una discoteca), ma preferisco uscire con gli altri e farmi una serata tranquilla.In quanto a Jacopo ci sarebbe da scrivere tante cose. Lui è stato il mio primo vero amico, eravamo sempre insieme. Fin dall'asilo nido io l'ho sempre considerato il mio migliore amico. Purtroppo però lui è sempre stato un po' innamorato di me. Il problema è che crescendo si faceva sempre più insistente. Io con la mia vita, i miei amori impossibili e non, riuscivo a malapena a sopportare la situazione. Mi ricordo che a 13 anni, venni qui a trovarlo. Andammo con i suoi, nella sua villa in collina e lui mi chiese per l'ennesima volta di metterci insieme. E io per l'ennesima vola gli dissi di no. Da quel momento cominciai a staccarmi, non era tanto lui che mi stava antipatico, quanto il pensiero di doverlo sempre rifiutare e vederlo soffrire che non mi andava giù. Non ci siamo sentiti per molto tempo, e devo dire che ora che stiamo cercando di riprendere i rapporti, un po' sono preoccupata. Non vorrei tornasse tutto come prima. Vorrei semplicemente essergli amica, senza paranoie o complicazioni.