Creato da: marti_blue il 13/10/2006
Si solamente me tocaras el corazón.

Cerca in questo Blog

  Trova
 



Leggere mette in moto tutto dentro te: fantasia, emozioni, sentimenti.
È un'apertura dei sensi verso il mondo, è un vedere e riconoscere le cose che ti appartengono e che rischiano di non essere viste, fà scoprire l'anima delle cose.
Leggere significa trovare le parole giuste, quelle perfette per esprimere ciò a cui non riuscivi a dare forma. Trovare una descrizione a ciò che tu facevi fatica a riassumere.
NEI LIBRI LE PAROLE DEGLI ALTRI RISUONANO COME UN'ECO DENTRO DI NOI,
PERCHE' C'ERANO GIA'.

 
Citazioni nei Blog Amici: 80
 
 

FACEBOOK

 
 

Area personale

 

Ultimi commenti

Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Wetter
il 10/08/2018 alle 09:57
 
Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Meteo
il 10/08/2018 alle 09:56
 
Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Pogoda
il 10/08/2018 alle 09:55
 
Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Sat24
il 10/08/2018 alle 09:55
 
Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Speed Test
il 10/08/2018 alle 09:55
 
 

Ultime visite al Blog

Glo92filippo.fioriSweet.Dollishishi_81steno.svlullaby_25sarattonitotosmassimoxraggiodisolex82xcamper1967UsagiSmokeangelo_lugarinigambinorosannaerikadisero
 

 

 

#2

Post n°704 pubblicato il 21 Settembre 2010 da marti_blue

Ieri sera: Il Laureato.
(Beato lui!)
Non mi ha fatto esaltare devo dire sinceramente, ma la colonna sonora è davvero spettacolare. Scoperta del giorno: Simon & Garfunkel.



Simon & Garfunkel - The Sound of Silence

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

#1

Post n°703 pubblicato il 20 Settembre 2010 da marti_blue

Me gustas cuando callas - P. Neruda

Me gustas cuando callas porque estás como ausente,
y me oyes desde lejos, y mi voz no te toca.
Parece que los ojos se te hubieran volado
y parece que un beso te cerrara la boca.

Como todas las cosas están llenas de mi alma

emerges de las cosas, llena del alma mía.
Mariposa de sueño, te pareces a mi alma,
y te pareces a la palabra melancolía.

Me gustas cuando callas y estás como distante.

Y estás como quejándote, mariposa en arrullo.
Y me oyes desde lejos, y mi voz no te alcanza:
déjame que me calle con el silencio tuyo.

Déjame que te hable también con tu silencio

claro como una lámpara, simple como un anillo.
Eres como la noche, callada y constelada.
Tu silencio es de estrella, tan lejano y sencillo.

Me gustas cuando callas porque estás como ausente.

Distante y dolorosa como si hubieras muerto.
Una palabra entonces, una sonrisa bastan.
Y estoy alegre, alegre de que no sea cierto.

_____________________

Ho notato che ultimamente quando entro sul blog mi sento un po' come se avessi un peso sulle spalle o, forse è meglio, sul cuore.
Mi sono ritrovata spesso su queste pagine, ho letto spesso le cose che ho scritto in questi mesi, ma poi ho chiuso tutto. Senza la voglia vera di scrivere ancora.
Ci sono troppi, troppi ricordi qui, che schiacciano.
Ma non per questo mi voglio dare per vinta, non per questo voglio abbandonare questo spazio.
Diciamo che "ricomincio da qui".
Nuovo look, colori chiari, come una stanza asettica abitata solo da me.
Nuove cose, si spera. Voglio poesie, canzoni, frasi. Perchè mi sono accorta che finisco sempre col parlare degli stessi argomenti, finisco per essere ripetitiva, angosciante e confusionaria a volte. Non mi va più. Io voglio entrarci e sentirmi tranquilla, scrivere per liberarmi. E non vuol dire necessariamente raccontarmi con parole mie.
Perchè delle mie parole ne ho abbastanza. Io aspetto i fatti.


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

.

Post n°702 pubblicato il 20 Settembre 2010 da marti_blue

.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

.

Post n°701 pubblicato il 20 Settembre 2010 da marti_blue

.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

.

Post n°700 pubblicato il 20 Settembre 2010 da marti_blue

.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Portati via le tue valigie, il tuo sedere tondo, i tuoi caffè.

Post n°699 pubblicato il 16 Settembre 2010 da marti_blue

   Ecco quello che più mi fa arrabbiare di lui. Non mi fa arrabbiare il fatto che non mi cerca, nemmeno il fatto che se ne frega altamente di me, o che probabilmente mi ha "usata" per dare alla ex un pretesto per lasciarlo. Non mi interessa.
Quello che più mi fa innervosire è lui. Il suo modo di essere, di pensare, di scrivere. Mi dà fastidio il fatto che ogni volta, quando ormai non lo penso più se ne esce con qualcosa che mi stupisce. Lui sorprende. Non ti aspetteresti mai certe frasi, canzoni, addirittura poesie.
Mi infastidisce il fatto di sentirmi così simile a lui e non poter fare nulla. Vedere che abbiamo tanti intreressi in comune, ricordare l'affinità o la spontaneità di tutti i gesti, di quei pochi giorni. Leggere ciò che scrive, come se anche lui nella scrittura trovasse un modo per esprimere al meglio ciò che ha dentro. Non so se sono tutti castelli miei, forse sì forse no. E' quello che mi manda in bestia. Mi confonde.
C'è una doppia me.
Una me che vuole lasciarselo alla spalle, come una semplice storiella esitva, come qualcosa che non ha importanza e che effettivamente non potrà mai essere seria o costruttiva.
Un'altra me che salterebbe sul primo treno per andare a prenderselo. Per dirgli "Guardami! Siamo così uguali che ci verrebbe fuori una bella avventura!" e al diavolo tutto!

Ceci ha detto (riferendosi anche alla sua "storia") "Io sono sicura di una cosa, sono sicura che loro non siano i ragazzi perfetti per noi, ma nonostante questo penso siamo noi ad essere perfette per loro".
E' così forse, sento che potrei prendere tanto o perdere altrettanto.
Doppiamente abbagliata.
Rabbia!

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Oltre il muro dei vetri si risveglia la vita.

Post n°698 pubblicato il 13 Settembre 2010 da marti_blue

   Mi sono chiesta: ma se hai già dato tutto l'amore che avevi a una persona, riuscirai mai ad amarne un'altra così intensamente?



Prendete questa domanda con le pinze.
Non è un periodo in cui sono triste, non sono giorni in cui penso al passato, non voglio ritorni di fiamma o cose del genere.
Non è nemmeno un periodo in cui sono innamorata di qualcuno o potrei esserlo.
Sono tranquilla, ho la mia vita, i miei amici (pochi ma buoni, si dice), i miei impegni, i miei pensieri.
Ma mi capita spesso di pormi domande simili.
Ci rifletto per un po', poi magari la risposta che trovo è sempre la stessa. Se la trovo. Molte volte giungo alla conclusione poi me la dimentico per strada. Quindi oggi la scrivo, nero su bianco.

Sono dell'idea che sia tutta questione di "approvvigionamento".
Mi spiego meglio: per anni, prima del fatidico "primo grande amore che ti cambia l'adolescenza" noi ragazze sogniamo, ci illudiamo, sprechiamo tempo ed energie ricercandolo; in noi cresce un sentimento, che si accumula, si accumula finchè non arriva il momento di tirarlo fuori per qualcuno di importante.
Diamo tutte noi stesse, perchè, cavolo, ne vale la pena.
Poi magari quella storia finisce.
E' lì che ci si sente come svuotate. Quella sensazione di "nulla dentro" che tanto ci fa patire i primi tempi. Perchè? Perchè quell'amore, piano piano, goccia dopo goccia se n'è andato.
I giorni scorrono e la vita di sempre riprende.
Ed è proprio con il tempo che la ricerca riprende, dapprima lenta e inconsapevole, poi sempre più palese. Il sentimento comincia a riaccumularsi dentro. Per settimane, mesi, anche anni.
A volte potrebbe essere troppo presto per farlo uscire nuovamente, forse è ancora come un frutto acerbo o forse non ne vale semplicemente la pena.
Ecco ciò che ho capito.
Tutto gira, tutto scorre, panta rei come direbbe qualche filosofo. Prima o poi, toccherà di nuovo a me, avrò di nuovo l'occasione tra le mani. Forse solo allora riuscirò davvero a metter fine a questi dubbi.

Un sorriso.
Marti


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Presente!!

Post n°697 pubblicato il 10 Settembre 2010 da marti_blue

   Ci sono sempre caro blog. Sono semplicemente stra impegnata con gli esami.
Un po' di cose da raccontare ci sono.
Dalle uscite con le amiche, a quelle con Diego (AMICO), dalle feste a sorpresa al discorso di venti minuti con Beppe l'altra sera.
Dalle nuove conoscenze ai nuovi (e vecchi) impegni.
Periodo strano. Ma non sono insoddisfatta.
Oggi esame di Filosofia. Dalle 10 del mattino che ero lì, sono passata alle 19: ormai non riuscivo nemmeno a produrre frasi di senso compiuto, ma per fortuna il prof è stato magnanimo e mi ha messo 24. Meglio, così un esame in meno!

A presto spero!! :)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Sulla mia strada.

Post n°696 pubblicato il 04 Settembre 2010 da marti_blue

   Ho percorso per anni quella strada: gli stessi marciapiedi, le stesse case, le stesse buche, gli stessi passi. Quei passi che mi conducevano sempre a te. Verso casa tua. Ricordo che centinaia di volte, quando avevamo un appuntamento o quando dovevo venirti a trovare, aumentavo il passo. Anche se non ero in ritardo, mi ritrovavo a camminare così velocemente da avere quasi il fiatone. Come se il tempo non fosse abbastanza, come se dovessi sfruttare ogni minuto possibile al meglio. Insieme a te.
Ricordo anche che nell'ultimo periodo non correvo più. A volte rallentavo  non sentivo più quella voglia incontenibile.
C'erano giorni che dalla tua stanza non sarei mai voluta uscire, c'erano giorni in cui, invece, quelle quattro mura azzurro cielo mi stavano strette, mi soffocavano, mi dicevano "Scappa".
Non so perchè scrivo ora, non so soprattutto perchè scrivo riferendomi direttamente a te, come facevo tanti mesi fa.
Mesi. Ne sono passati sei, te ne rendi conto? Sono sei mesi che non c'è più il "noi" che tanto amavo. Ed è strano perchè, sei mesi in una coppia passano così lentamente, mentre quando si è separati volano. Non ti accorgi nemmeno di quanti giorni, ore e minuti (quelli che all'inizio non volevi sprecare) sono scivolati via dalle tue mani.
Cambiano le stagioni, cambiano i volti, cambiano le idee.
Poi, un giorno mi giro, mi guardo intorno e mi accorgo che l'unica cosa che non è mai cambiata sei tu. O meglio il pensiero, l'idea che mi è rimasta di te. E, chissà come mai, lo trovo confortante.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Tu come stai?

Post n°695 pubblicato il 01 Settembre 2010 da marti_blue

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

C'ho un po' di traffico nell'anima.

Post n°694 pubblicato il 30 Agosto 2010 da marti_blue

   Queste sono le sere in cui basterebbe lui. Che era capace di percepire un'ombra nei miei occhi, che mi stringeva e mi lasciava piangere in silenzio.
Basterebbe lui, che ora chissà cosa fa, chissà cosa pensa.
Invece sono qui, da sola. Ormai ho imparato come si fa. E non si sta nemmeno così male, ma stasera no. Stasera servirebbe lui.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

E il tumulto del cielo ha sbagliato momento.

Post n°693 pubblicato il 26 Agosto 2010 da marti_blue

   "Un sacco di volte sono stato catturato dal titolo e dalla copertina. Un sacco di volte leggendo un libro, ho saltato la prefazione e sono andato subito al sodo. Un sacco di volte quando leggendo un libro ho capito che non mi piaceva molto, prima di lasciarlo ho letto ancora qualche pagina nella speranza che mi prendesse più avanti e che fosse solo l'inizio a non ingranare. Certi libri che ho letto alla fine hanno parti sottolineate, parti che mi hanno colpito particolarmente, altri invece no. Per altri il ricordo è più legato al tempo che al libro, cioè mi ricordo più del periodo in cui li ho letti che del libro stesso."

Un vecchio discorso, tradotto nelle parole del solito Fabio Volo.

Giornate strane queste.
Da una parte c'è la mia "nuova ossessione", che però è meglio far scemare perchè semplicemente... non ha senso.
Dall'altra c'è la mia vita di sempre. Con quel viaggio in più di ieri. Sono stata ad Asti due giorni con la mia amica dell'università, ho passato una serata/nottata/mattinata divertente e spensierata. Abbiamo ballato in una piazza con il cantante dei Negrita come dj, abbiamo mangiato un'amatriciana alle 3, ci siamo dati la "Buona notte!" alle 7 del mattino.
Non sono riuscita a svuotare la mente, ho continuato a fantasticare (inutilmente) e a ragionare e a pensare e a rimuginare.
Che sbatti.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Un gran bel film.

Post n°692 pubblicato il 23 Agosto 2010 da marti_blue

   I registi dell'amore. Così li chiama Fabio Volo nel suo primo libro, "Esco a fare due passi", quelli che, come me, non possono fare a meno di fantasticare, pensare, immaginare. Non su tutto, solo ed esclusivamente sull'amore.
Quante volte mi sono ritrovata a costruire veri e propri film su qualcuno. Cose da fare, da vedere, da provare. Sensazioni ed emozioni che ultimamente è difficile trovare.
Spesso questo mio fantasticare mi penalizza. Una volta ricaduta nella realtà, è come se questa mi deludesse. Quindi faccio di tutto per far avverare il "sogno" anche se, effettivamente, è davvero improbabile una buona riuscita.
Mi succede poi con tutti i ragazzi che mi attirano, anche i meno importanti. Mi rifugio nel mio universo perfetto e vivo le mie storie da lì.
Lo facevo anche quando stavo con Beppe, è forse per questo che non ho mai preso coscienza della situazione in cui ci trovavamo. Io vedevo solo quello che mi piaceva vedere, solo le cose belle, la felicità. Era come se, una volta svegliata, mi ricordassi soltanto i sogni e non gli incubi: quelli andavano a finire nel dimenticatoio. Solo alla fine sono usciti, e tutti insieme, come una bomba.



D'altronde io sono stata fin da piccola una sognatrice, una bimba che amava la fantasia, la creatività, i colori e la bellezza. Continuo ad esserlo anche ora, non smetterò mai probabilmente. E in amore questa attitudine si fa sentire molto di più, soprattutto in questi ultimi mesi.
Come mai?
Ok, Fabio Volo ha una risposta pure a questa domanda (quando mai).

Tutto questo perchè si ha voglia dell'amore.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Si viene e si va cercandoci un senso che poi alla fine il senso è tutto qua.

Post n°691 pubblicato il 22 Agosto 2010 da marti_blue

  

   Ieri è stata una giornata all'insegna dei vecchi amici (apparte uno).
Il pomeriggio sono uscita con Nos, abbiamo parlato un bel po'. Delle solite cose, delle vacanze, dei rapporti, delle varie conoscenze un po' incasinate. Mi piace parlare con lui, se penso che ci conosciamo da sei anni, sento che di strada ne abbiamo fatta insieme. E' un grande amico, una grande persona, che sa ammettere i propri sbagli e sa riscoprirsi.
Appena salita in macchina mi ha detto "Ti saluta Beppe". Ci sono rimasta. E' una cazzata, lo so. Ma dopo il suo comportamento, prima di partire, la cosa mi è suonata strana. Non sapevo nemmeno che dire. E poi, mi vuoi salutare davvero? Mandami un messaggio, costa 0.15 euro.
La sera invece non sono uscita. Su FB ho cominciato a parlare con il fratello di Mik, anche lui appena tornato dalle vacanze. Abbiamo sparato cavolate per più di un'ora, quanto è simpatico anche lui. Durante tutto ciò, ho cercato Fabio, un ragazzo che mi piaceva quattro anni fa, quando ancora uscivo con il mega gruppo, quando ancora non conoscevo Beppe.
Fabio ormai so come prenderlo. E' molto simpatico e fa spesso il cretino, fa battute che molte volte mi hanno tratto in inganno, mi hanno illuso (suo malgrado). Ora so che è così, quindi non mi fa più effetto. Esce con una ragazza, ma è allergico alle storie serie. Abbiamo scherzato e parlato di tante cose, con lui le parole escono spontanee.


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

E gli occhi han preso il colore del cielo a furia di guardarlo.

Post n°690 pubblicato il 22 Agosto 2010 da marti_blue

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Non si può perdere quel che non hai.

Post n°689 pubblicato il 21 Agosto 2010 da marti_blue

   Ieri sono stata più di un'ora al telefono con la Ceci. La mia informatrice personale.
Ecco cosa abbiamo (ha) scoperto. La notizia dovrebbe essere arrivata a Ele tramite Simone, che la scorsa sera si è lasciato "sfuggire" davanti a lei, una frase del tipo "Ma chi è che si è fatto Ful...?". Ele ovviamente è andata su tutte le furie e, raggiunto Fulvio, gli ha fatto una scenata. Probabilmente lui ha fatto anche il mio nome, ma di questo non sono sicura. Poi lei gli ha mandato un sms con scritto che non voleva più vederlo. La sera dopo Ele si è ubriacata e ha fatto la cretina con Marco (ovvio).
Fulvio ha così deciso di partire per Milano il prima possibile.
Ho parlato molto con Ce', ho cercato di capire quello che in realtà nessuno ha capito. Di una cosa mi preoccupavo: che lui ce l'avesse in qualche modo con me. Non so perchè. Ce' mi ha detto che lui era tranquillissimo e che anzi era anche felice che con Ele fosse finalmente finita.
Ormai sono dell'ìdea che lei aspettasse solo un pretesto per far passare lui da stronzo e lasciarlo con molta più leggerezza. E' normale che ora dalla parte del torto ci sia lui, ed è l'unica cosa (di tutta questa storia complicata) che mi dispiace.
Gli ho mandato un messaggio ieri sera, giusto per sapere se era successo tanto casino e per chiedergli come era venuta fuori la storia. Lui mi ha detto che sinceramente non sapeva e che sarebbe partito per Milano a minuti. Gli ho detto anche che mi spiace per gli sbattimenti e che dovrebbe fregarsene visto che la storia non andava nemmeno a meraviglia.
Ora beh, il tempo passerà e vedremo.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

E non mi dire che non lo volevi, e che non lo sapevi che finiva così.

Post n°688 pubblicato il 20 Agosto 2010 da marti_blue

   Forse lunedì faccio un salto a Laigueglia. Mando un messaggio a Ceci.
Mi risponde dicendomi che Ele sa di noi, che lei e Fulvio si sono lasciati e che lui torna a Milano "tra un po'". Ora le domande sono due:
"Tra un po'" cosa significa?
Ma sopratuttto: come l'ha scoperto lei? Chi gliel'ha detto, se lo sapevamo (almeno penso) solo io, lui, Michele e Ceci? No, non gliel'ha detto lui. Siamo tutti da escludere. Forse ha letto il messaggio in qualche modo e ha capito. E' l'unica opzione plausibile. A meno che Fulvio non l'abbia raccontato a qualcun'altro.
Non lo so, merda. Non lo so, e voglio sapere.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

There are things in my life that I can't control.

Post n°687 pubblicato il 19 Agosto 2010 da marti_blue

   Sono giornate molto noiose. Mi manca uscire, vedere persone, parlare di qualsiasi cosa, divertirmi. La città è un deserto, sento Ceci che esce, vede la solita gente. Mi manca davvero tutto quello che c'era lì. E' stata una vacanza intensa, troppo. Mi ha lasciato così tante cose che ora faccio fatica a ri-abituarmi alla vita di sempre.

Oggi pomeriggio ho finalmente visto Mik. Le ho raccontato qualcosa di questi giorni, impossibile dire tutto. Le ho raccontato di Marco, di Fulvio, del bel rapporto che si sta consolidando con la Ceci.
Le ho chiesto consigli soprattutto per la questione Fulvio. E' da quando sono partita che mi frullava in testa l'idea di scrivergli un sms per chiarire la situazione. Ma non sapevo quando mandarglielo e soprattutto come esprimermi. Alla fine, ho deciso di inviarglielo stasera.

"... indipendentemente da quello che è successo, sarai una delle persone che mi mancheranno di più perchè soprattutto con te mi sono trovata molto bene in questi giorni, vorrei che non si creassero imbarazzi tra di noi..."

Non pensavo mi rispondesse. Invece:

" :):):) Mi mancherai anche tu! Furbona... ci sentiamo... un bacione"

Ora sono tranquilla, sono contenta. Mi comporterò come ho sempre fatto. Anche se, ok lo ammetto, ho proprio voglia di vederlo.

I'm losing my balance on the tight rope? Naaaaa.


 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Day 19 ~ Questo andarsi bene qua.

Post n°686 pubblicato il 18 Agosto 2010 da marti_blue

Martedì 17 Agosto 2010 ore: 19.48


   Quella di ieri è stata un'ultima giornata di vacanza con i fiocchi.
La sera abbiamo fatto la grigliata di post-ferragosto. Ci siamo troppo divertiti, accompagnati da una buona sangria e tanto rosè. Michele è partito dopo due bicchieri e ha cominciato a spararne di ogni. L'abbiamo portato a casa e abbiamo deciso di rimanere lì a dormire per controllarlo. Io mi sono presa il letto in salotto, che è davvero il più comodo, poi alle 2 e mezza è arrivato Fulvio. Non sapendo dove farlo dormire ho proposto di dividerci il letto. Ceci è andata a dormire, e noi due, con Ligabue nelle orecchie abbiamo giocato un po' alle Wii e parlato. Fulvio è un cucciolo cresciutissimo: quasi due metri, fisico definito, biondo, occhi azzurri, ad un primo impatto può far paura, ma è uno dei ragazzi più dolci che abbia mai incontrato. Con lui è pazzesco come si riesca a parlare del più e del meno senza imbarazzi: mi mette a mio agio.
Comunque, mentre giocavamo mi ha detto che aveva fatto pace con la ragazza, anche se era ancora titubante. Io gli ho semplicemente detto di non restare con lei per pietà.
Finito di giocare mi chiede se posso fargli dei grattini. Ora, spiegatemi: in astinenza, con uno del genere davanti, in mutande per il caldo, potevo rifiutare? E poi i grattini mi fanno così rilassare. Siamo stati lì, uno accanto all'altra. Io cercavo di non pensare a nulla, fino a poche ore prima lo vedevo come un amico. Ma eravamo lì, mi ha accarezzato il braccio, i fianchi. Si è avvicinato. Nel buio, nel silenzio ci siamo baciati. E abbiamo continuato per molto tempo. Non siamo andati fino in fondo, eravamo come bloccati. E quel blocco si chiama Eleonora. Ci siamo addormentati così, sapendo che la mattina dovevamo salutarci. Io non sono riuscita a dormire più di tanto, ma era bello stargli accanto, sentire il suo calore.
Prima di uscire, questa mattina, mi ha abbracciato, mi ha dato dei baci sulla guancia e sul collo. Senza tante parole inutili. Perchè si sa come andrà a finire.
Ora penso a tante cose. Penso che questo, almeno per me, non ha cambiato il mio modo di vederlo. Lui è una persona stupenda, non voglio perderlo per imbarazzo o sensi di colpa. Penso che sarà un a delle persone che più mi mancheranno, a prescindere da tutto. Penso che non sono più abituata a queste cose fugaci. Penso che vorrei vederlo e continuare a ridere insieme.
Penso anche che è una posizione un po' strana, la mia. Con la Ele non ho chissà che rapporto, avrò scambiato con lei sì e no due parole, forse è per quello che non riesco a sentirmi in colpa, penso che sia più colpa di Fulvio, che ci ha provato (inspiegabilmente) con me, che non mia che sono stata semplicemente al suo gioco, vuoi per debolezza, vuoi per desiderio. Ho paura solo che venga fuori la storia con Ele; ho saputo da Ceci che lui, alle domande di Michele, ha risposto in modo molto vago. Per fortuna sa che è meglio tenere nascosta questa cosa. D'altronde non credo sia nulla di così importante o serio. È stato un momento, un'ora, una sbandata, chiamiamola pure così. Che senso avrebbe creare un patatrac per questo? Penso che nessuno dei due abbia dato chissà che importanza a quello che è successo ieri notte, l'unica cosa che spero è di non perderlo. Come amico, come conoscente, a lui non voglio rinunciare.

Sono in treno ora, sto tornando a Torino, e sono da sola. Dopo venti giorni, sono da sola con me stessa. Sono triste e in ansia, sapere di tornare a casa, rivedere i soliti posti mi mette angoscia. La sera non uscirò più con gli altri, non andrò più a fare le sorprese a Michele, non andrò al Sirò, non vedrò Marco, Silvia, Valentina, Elisa, Michele, Fulvio, Gabri, Simone, Metty, Mirko e tutti gli altri.
Sono stati stupendi con me, anche oggi, mi hanno abbracciato tutti. Anche Marco, non me lo aspettavo, mi ha stretto forte e mi ha detto “Fai la brava, ci vediamo presto”.
Di questa vacanza ricorderò tante cose. Son stati giorni che han lasciato il segno.
Mi è piaciuto: addormentarmi e svegliarmi con il rumore delle onde, la luce che filtrava dalla finestrella della mansarda, guardare il cielo rosa del tramonto sul mare, osservare le stelle  nel silenzio della collina, vedere la luna piena salire nel buio, sentire il sale sulla pelle, mettere il maglioncino rosa sulla pelle abbronzata a farmi chiamare “albicocca”, perdermi in una canzone ascoltata sulla spiaggia, sentirmi a proprio agio a casa di un quasi sconosciuto, dormire su un letto non mio, non dormire su un letto non mio, sentire mani che mi accarezzavano e un corpo caldo che mi desiderava, non avere sonno a notte fonda, aspettare l'alba sul mare, sentire il profumo dei pini, ballare da sola su una spiaggia la notte di San Lorenzo, essere me stessa con qualcuno ed esserlo meno con altri, parlare fino alle 5 con Cecilia, imbarazzarmi, andare sott'acqua e ascoltare il silenzio, ridere, emozionarmi.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Days 17 and 18 ~ E quando canterai la tua canzone, e te ne fregherai di quanto piove.

Post n°685 pubblicato il 18 Agosto 2010 da marti_blue

Lunedì 16 Agosto 2010 ore: 15.07

  Venerdì è stata un'altra bellissima serata: abbiamo mangiato, abbiamo bevuto, ma soprattutto abbiamo riso a crepapelle. Ho una marea di foto, e alcune delle migliori sono di quella sera, soprattutto quelle con Emy e Fulvio. Io e Ce' eravamo esaltatissime, alle 5 eravamo ancora pimpanti e ci siamo messe a scrivere cavolate su FB.


Sabato invece ha piovuto tantissimo, ma anche giornate del genere sono da ricordare. Siamo stati tutti insieme al bar della spiaggia, eravamo in molti: chi giocava a monopoli (noi), chi a carte (noi), chi a nomi cose città (sempre noi). Non sapevamo che fare ma ci siamo divertiti comunque, andare avanti e indietro dal bancone, far finta di essere bariste, scattare foto. La pioggia ha creato non pochi danni comunque. Per tornare a casa siamo passate dal sottopassaggio, completamente allagato, un fiume d'acqua che ci veniva contro. Un po' come la scena di Titanic in cui i più poveri, e Leonardo di Caprio, non riescono a salire sul ponte perchè l'acqua è ormai ovunque ed esce a cascate. Che esperienza!
La sera, visto il tempo, siamo state da Michele. A un certo punto ci avvertono che hanno ritrovato la piattaforma e che Marco, Silvia, Mary (la proprietaria della spiaggia) e altri stanno cercando di recuperarla. Michele esce e torna poi con Marco e Silvia. Marco in costume, tremava tutto, aveva una taglio sul braccio e la mano che non riusciva a stare ferma. Mi ha fatto una pena. Era sconvolto perchè durante il recupero della piattaforma, questa era andata a finire sulla gamba di Mary. Ci siamo tutti spaventati, ma per fortuna nulla di rotto.
Marco è poi uscito con Fulvio e noi abbiamo giocato a Monopoli fino a tardi.


Oh, ieri Ferragosto. Prima di tutto è venuto a trovarmi mio fratello, insieme alla ragazza e un'amica. Ero davvero felice di rivederlo, con lui c'è un rapporto abbastanza strano e da sempre conflittuale. È di un anno più piccolo ma è molto alto e grosso, non ha mai avuto voglia di studiare o di impegnarsi seriamente in qualcosa. Siamo stati sempre come cane e gatto, io ero la figlia studiosa, tranquilla, che non dava mai grane. Lui era quello che prendeva solo brutti voti, bocciato due volte, burbero. Ora però anche lui sta crescendo, anche grazie al rapporto che ha instaurato con questa ragazza. Piano piano sento che sta migliorando tra noi, ormai le litigate sono diventate sporadiche e ci sopportiamo di più. Quindi ieri è stata una bella giornata anche per quello.
Visto il vento abbiamo fatto pochi gavettoni, in spiaggia ho incontrato due volte Jacopo con Federico (caaaaarino), che com'era prevedibile ci hanno invitato alla Suerte, io ovviamente ho rifiutato anche perchè in spiaggia, per la sera, c'era in programma una mega grigliata e il classico bagno di mezzanotte. Purtroppo comunque la grigliata non si è fatta, tanti sono i motivi, primo fra tutti la giornata è iniziata male per tutti. Mancava l'acqua, Mary aveva la febbre e male alla gamba, il vento faceva volare ogni cosa. Quindi tutto è rimandato a stasera: la mia ultima sera a Laigueglia.
Comunque, la serata di ieri è stata una delle migliori.
Prima da Michele, abbiamo conosciuto dei ragazzi che volevano sfidarlo a Poker, non sono stati moltissimo. Michele come era prevedibile si è poi addormentato, e noi siamo uscite con Marco, Eli e Fulvio. Fulvio aveva litigato con la ragazza, o ex, o quello che è (vale a dire la biondina che prima mi stava antipatica) quindi era abbastanza su di giri. Siamo stati soprattutto al Sirò dove ho preso il mio buon drink, ascoltando "Toffee" e "Va bene, va bene così" di Vasco. Ho detto arrivederci a Roby (ormai il mio barman preferito) che di sicuro mi mancherà, mi farò spedire i cocktail per posta (ahahah).
Ho potuto appurare che avevo torto sulla storia di Marco ed Elisa. Si stanno frequentando "di nascosto" , si sono baciati di fronte a noi. Si piacciono. Ormai non mi fa nemmeno più effetto, anche se non riesco comunque e guardarli. È una sensazione strana.
Ma me ne sono fregata tutta la notte. Dopo aver lasciato a casa Elisa, con Marco e Fulvio abbiamo preso la macchina e siamo andati (alle 4 e mezza) fino ad Imperia, poi Marco è andato a dormire e abbiamo continuato a girare con Fulvio. Siamo arrivati ad Albenga, in quei posti in cui ho passato pomeriggi interi pieni di ricordi. Sulla strada del ritorno, nella curva per andare verso Alassio ci siamo fermati a guardare l'alba, con sottofondo "Don't worry be happy" di Bob Marley. Più di così?!


 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963