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Zitto e fermo

Post n°15 pubblicato il 28 Febbraio 2008 da martin.tales

La luce soffusa delineava i lineamenti. Il suo corpo poggiato alla finestra, dietro le persiane era illuminato a strisce; il fumo della sua sigaretta saliva dritto come fosse un suo prolungamento. Guardava fuori, sembrava assente. Sul letto la borsa, gli occhiali da sole, chiavi dell'auto, cellulare.
- Sapevo che saresti arrivato puntuale - mi dice - sei sempre eccezionale per questo.
No, non è per niente assente nè lei nè lo sguardo, anzi, è in uno stato di attenzione dove sembra quasi percepire anche l'intensità del respiro. Il mio. Si gira verso di me, ripone le sue cose nella borsa, la mette via, si avvicina, mi abbraccia. Ha una gonna attilata, camicetta semi aperta a bottoncini a forma di perle e collana con tre piccole perle, come gli orecchini non vistosi ma eleganti; ha cambiato acconciatura, ha gli occhi di fuoco, sento le sue mani che tremano, bramano, mi artigliano; mi abbraccia decisa. Mi toglie la giacca, la cravatta, inizia a sbottonarmi la camicia, mi sfila il tutto con non-chalance, con disinvoltura, mi bacia, la bacio anch'io
- Lasciami fare, oggi voglio essere io a "comandare" il gioco -
-
Mah?!? E se io volessi fare un'altr... -Ssssht, stavolta sono io la "padrona" - e mi spinge sul letto, mi fa cadere piano sulla schiena, si toglie le scarpe aiutandosi con i piedi  e si lancia a cavalcioni su di me; sfilo le scarpe anch'io e mi accompagna le braccia sopra la testa, distese - Stai fermo così, non ti muovere, non farlo fino a quando te lo dico io; zitto e fermo - E sento le sue mani scivolarmi addosso come fossero di aria, delicate, soffici, appena percettibili, sapienti ed esperte come raramente le puoi sentire; mi tira via i pantaloni; lo stesso per i boxer; sono nudo e disteso come vuole lei; si mette a cavalcioni ancora, alza la gonna e "sento" che non ha gli slip, sento il suo pube e l'inguine che mi "pizzica"; si è depilata attorno, come sempre lasciando quel minimo di ciuffo che ne esalta la sua femminilità più intima. Sento bagnato.
- Già in tribunale, prima di finire le udienze, pensavo a te, a ora. Ho tolto gli slip li nei bagni prima di venire qui, mi eccitava l'idea di saltarti addosso e farti sentire la mia eccitazione, il mio desiderio di te, mi sono anche toccata in macchina, lo sai? E ora chiudi gli occhi.. -
E sento che scivola su di me, sulle mie gambe, sul mio bacino, sul mio membro che sfiora un pò con le mani, un pò con il suo ciuffo umido, poi mi bacia dappertutto non tralasciando niente, si china su di me, mi prende il membro tra i seni, coi suoi seni sodi e duri di desiderio, mi da baci, mi prende in bocca; provo ad accarezzarla, scatta come una molla, mi prende la mano, mi blocca:
- Fermo! Devi stare  f e r m o - Dice scandendo le parole languidamente. Torna da dove l'ho interrotta. A volte sono proprio istintivo, penso tra me e me; neanche il tempo di realizzare questo pensiero e sento la sua bocca, il suo calore avvolgente, la sua magistrale "sapienza" in quell'attimo in cui sembra che il tempo si ferma. Lei sente il mio fremito, accellera il ritmo della lingua, mi stringe coi seni, divento duro, sempre più duro e ..devo stare f e r m o, si lo so! Non so dove inizia il piacere o la tortura, ma so che i sensi si esaltano in questo gioco. Si muove su di me, scorre su di me come un tessuto di raso, mi da i suoi seni sul viso, i capezzoli sulle labbra, sento il suo fiato, la respiro e le sue mani mi "prendono", mi struscia tra le sue cosce, sento "pizzicare" i peli corti del suo inguine, sento il bagnato attorno, in mezzo, sento quanto sia liscia e pronta ad accogliermi; mi tortura.
Mi passa e ripassa tra le sue piccole labbra a tal punto che ho quasi voglia di ribellarmi e fare di testa mia, quando sento che mi fa scivolare dentro la sua carne, dentro di lei e mi accoglie, mi prende..tutto, anima e corpo!
- Non muoverti, lascia fare a me, voglio fare tutto io stavolta ...ohhhh! -
Non è facile resistere ai movimenti di quel corpo perfetto che si muove sopra di me, sinuosa, dolce, vorace, mentre si accarezza i seni, se li strizza, mette le mani sul mio petto, e mentre mugola affonda le sue unghie lunghe e affilate fino a farmi male, a graffiarmi, per trovare appiglio e muoversi con più forza, a ricercare il piacere. Mentre con una mano prende il suo seno sinistro con l'altra si tocca e mi tocca, stringendomi il membro tra indice e medio e ..è una sensazione bellissima; mi fa contorcere, mi fa toccare l'estasi, mi ..tira fuori!
- Cosa c'è S*** perchè ti sei fermata? - le chiedo dolcemente.
- Zitto e fermo, lasciami fare una cosa che voglio fare da sempre ma che non ho mai avuto il coraggio di fare prima di oggi con nessuno, chiudi gli occhi e ...stai f e r m o -
Mi prende dolcemente il membro, sta ritta a cavalcioni su di me, e sento che mi indirizza dentro la sua carne ancora. Sento che è più stretta, rallenta, si contrae, si ferma, riprende, si ferma ancora e poi riprende a scendere su di me.
- Ooohhh, sei terribile, mi fai male, ma ti desidero così tanto che ti voglio dappertutto anche dietro.. ohhh, ti voglio sentire fino a profanarmi anche l'anima -
Fa male anche a me, ma mi da una sensazione che non si può spiegare, non a parole e non qui; i suoi movimenti si addolciscono man mano, assecondano il ritmo che lei stessa da a se stessa, si sdraia su di me, si rialza, si contrae. Aumenta il ritmo.
- Sento che stai per venire - Mi dice - Voglio che tu lo faccia assieme a me, dentro me -
quasi ci sono, non riesco più a trattenermi, non voglio nemmeno trattenermi e lo dico; mi prende le mani e le porta sul suo seno, mentre lei divarica i glutei, si dimena e alla fine mi quasi mi urla
- Ora martin... oraaa -

Si accascia su di me, i cuori sono come impazziti, come i nostri respiri, restiamo immobili per un attimo, anzi, non so per quanto tempo; i nostri corpi avvinghiati, io ancora dentro lei che ansima come me; poi dice qualcosa che non afferro, non capisco, le prendo la testa tra le mani, l'accarezzo, la bacio, la guardo. Piange. Cazzo, sta piangendo! Mi bagna la guancia con la sua.
- Cosa ti succede S***? - Le chiedo stringendola piano a me, mentre il suo sguardo ricerca i miei occhi.
- Niente, è solo che non ho più capito niente, ho chiuso gli occhi e ho ritrovato te, qui a fare l'amore con me e sono felice per questo. Per tutto quanto ho fatto con te ora.
- Lo sono anche io mia dolce S***, mi hai dato delle sensazioni che non credevo possibili; ora resta ferma qui sopra di me, così come sei, chiudi gli occhi e fatti cullare dal mio respiro, voglio baciarti ancora.
- Posso stirare le gambe? mi dice.
- No. Ferma, ora stai zitta e f e r m a...

martin

 
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