LA MAGIA DEL SOLE

E POI LA CHIAMANO SCUOLA....!


Il giorno 26/09/2008 tornati a casa da scuola mio figlio si lamenta di un dolore ai genitali (già manifestato la sera precedente, controllato visivamente non aveva nulla), accompagnato in bagno mi accorgo che ha i genitali gonfi e violacei. Gli chiedo cosa fosse successo e mi spiega l’accaduto. “ STAVAMO GIOCANDO A WRESTILING, ERAVAMO DUE SQUADRE (SEI BAMBINI), MI HANNO BUTTATO IN TERRA E DATO CALCI E PUGNI AL PISELLINO, LA MAESTRA ERA CON I PICCOLI E QUANDO GLIELO HO DETTO NON MI HA ASCOLTATO.”. Il bambino è portato immediatamente dalla pediatra che lo visita e conferma un edema ai genitali dovuto ad un forte trauma procurato probabilmente uno due giorni prima, anch’ella gli chiede come e cosa fosse successo e il bambino ripete la stessa storia detta ai genitori. La dottoressa, in data 26.09.08, rilascia un primo certificato consegnato il 27/09/2008 (il suddetto certificato era incompleto in quanto mancava la prognosi, sicché se ne farà un altro il 29/09/2008 e consegnato il 30/09/2008 per motivi d’orario).Il 29/09/2008 incontro il dirigente il quale mi dice che parlerà con l’insegnante.Il giorno 01/10/2008 ho il confronto con l’insegnante alla presenza del dirigente. L’insegnante si giustifica, con modi pochi educati,che il bambino non avendo detto nulla, il fatto non è accaduto.La parola di mio figlio viene messa in dubbio anche perché l’insegnante, chiedendo ad un altro alunno si è fidata ciecamente di quest’ultimo il quale le ha detto di non aver visto il calcio dato.Vorrei capire “ PERCHE’ CREDERE AD UN BAMBINO E CONSIDERARE L’ALTRO FOLLE?E SOPRATTUTTO PERCHE’ CREDERE AL BAMBINO CHE DICE LA VERITA’ CHE FA PIU’ COMODO?”Viene messa in dubbio anche il nostro comportamento e la nostra correttezza ( nonché la parola ,la professionalità di un medico), avanzando ipotesi che il bambino si sia fatto male in un ambiente diverso da quello scolastico…Quindi mio figlio si fa male il 25/09/2008 in mia presenza, si fa male una parte del corpo così delicata io madre snaturata lo porto il giorno successivo dal medico, poi decido di dire, tanto per trascorrere il tempo, che si è fatto male a scuola… non avevo e non ho alcuno interesse, non ho chiesto neanche il risarcimento all’assicurazione quindi non ho architettato tutto questo né per una questione economica né per manie di persecuzione verso qualcuno.Durante l’incontro con l’insegnante mi sono sentita dire che soffro di allucinazioni e che sono una bugiarda. Quindi oltre il danno la beffa.Penso di essere una persona educata, ho espresso le mie perplessità e preoccupazioni in maniera tranquilla e con estrema correttezza ed educazione sia con il dirigente che con l’insegnante.Questo scritto pone fine ad un episodio accaduto a scuola ( anche se si sostiene il contrario) e alle  tante parole che lo hanno circondato.Non abbiamo, ripeto, mai chiesto nulla volevamo solo essere sicuri che questi bambini più agitati (fra i quali mio figlio) vengano più controllati in quanto più imprevedibili e ci auguriamo che episodi di questo tipo non accadono mai più.Mi scuso per la mia preoccupazione e ansia.