soloperuna

Voglio sperare.


Non mi arrenderò alla mia cattiva sorte. Se non spero, perdo le piume, resto sen’acqua, muore la parola sulle labbra e finisce il discorso. Alla lamentazione, alle piaghe, al soffocamento recinto dell’abbandono si uniscono, si devono accompagnare l’ottimismo, la lungimiranza, il domani che contenta lo spirito e il corpo. M’inventerò dunque un filo di speranza per spezzare queste mie catene che non mi fanno più vivere, scavando un pozzo nel deserto, con le mani, le unghie, i denti, si voglio ritornare alla mia vita. Voglio riprendermi le mie ali.