soloperuna

La porta dell'inferno.


Stasera, un amico mi ha invitato a leggere un suo post dedicato al tema della violenza sui bambini e anche in tv ne hanno parlato in una trasmissione. Questi fatti sono, per me, una ferita inguaribile nel cuore. La violenza sessuale, oltre il corpo, sporca l’anima con il senso di colpa, di vergogna, di paura degli adulti, del rifiuto della compagnia, della mancanza di autostima, cercando rifugio nel silenzio, vacillando sull’orlo della follia. Quando un adulto prende con la forza e l’inganno, l'innocenza di un bimbo, lo scaraventa oltre la porta dell'inferno. Attraverso quell’orribile violenza di un corpo oltraggiato, è dentro la mente che si compie il crimine più efferato, lo strappo definitivo che condanna un essere umano a non vivere la sua infanzia, a essere un oggetto, una bambola inanimata chiusa in un pensiero paralizzato. La vita di un bimbo non è un giocattolo da usare, rompere, manipolare, abusare, calpestare, non è un involucro di carne da violare e sfregiare, non è una pianta da sradicare, la vita di un bimbo è quanto di più prezioso un essere umano possa creare, in questo esserino fragile e innocente c’è tanta di quella bellezza pura da illuminare il cuore di tutti, e non ho parole per dire tutto lo sdegno e il disgusto che provo per quegli individui indegni che spalancano la porta dell’inferno e in questo contesto dico una frase che non è nella mia indole: che Dio vi maledica.