dolcezza dove sei?

cosa è la DOLCEZZA?


Tuffarsi nella dolcezza della vita… assaporarne i piaceri, innamorasi del suo gusto, imbambolarsi per la sua bellezza… cercare di annusarne i profumi piu’ buoni, sperando che questi rimangano memorizzati nella nostra mente, per poi in un altro momento, consolarci con il suo ricordo! Noi cerchiamo di tuffarci in questa dolcezza, ma spesso abbiamo il trampolino ed il costume, e siamo li’ che penzoliamo tremolanti e ci sporgiamo cercando di vedere il piu’ possibile se questa dolcezza effettivamente esiste… e intimamente ci chiediamo se buttandoci cadremo felicemente avvolti o se e’ solo illusione e non troveremo nulla. E cosi’ passiamo il nostro tempo, in stand by su questo trampolino, in un perpetuo movimento esitante… immobili, inappagati, tristi, profondamente orfani di qualcosa che sappiamo benissimo completerebbe questo enorme vuoto. Ma cosa e’ realmente la “dolcezza della vita”, cosa ci renderebbe davvero la pillola della vita meno amara? Forse… una persona da amare profondamente per sempre, che sia il nostro specchio deformante, in senso positivo, che ci palesi i difetti, ce li faccia correggere o ritoccare livemente quando serve, una persona che ci stimoli ogni giorno ad essere migliori a dare il meglio sempre… una persona che ci capisca con lo sguardo, che rispetti i nostri silenzi, che ami le nostre attitudini, che abbia i suoi spazi e non invada prepotentemente i nostri…Quindi e’ l’amore la dolcezza della vita? E se non lo trovassimo mai, significherebbe che in tutta la nostra vita le pietanze che abbiamo mangiato sono state solo sbobba riprovevole e disgustosa? Ma alla fine poi, e’ giusto delegare la dolcezza della nostra vita alla presenza di un’altra persona? E’ possibile che la nostra solitudine mista ad egoismo ci detti dal profondo che, per assaggiare la dolcezza della vita, dobbiamo avere accanto per forza la persona giusta? E se viviamo tutta la vita con una persona sapendo che quella giusta non e’, cosa succede? Troppi perche’ lo so, troppa carne al fuoco! E se invece la dolcezza della vita fosse altro? Se l’avessimo in noi, e per assaporarla con qualcuno basterebbe farsi capire e rispettare. Farsi capire lo so e’ difficile, a volte parliamo lingue diverse… ma siamo sicuri che siano sempre gli altri a non capire, che magari siamo noi a bofonchiare parole incomprensibili anche a noi stessi?  Siamo tutti sordi e continuiamo imperterriti a parlare senza esser capaci di ascoltare, forse e’ cosi’, ma forse e’ anche che siamo ciechi e continuiamo imperterriti a sforzarci di vedere, e non ne siamo capaci. Forse. Non ci vediamo, non ci parliamo, non ci ascoltiamo per questo non ci riconosciamo e per questo non ci tuffiamo nella dolcezza della vita. La dolcezza della vita… non e’ un’illusione, e per me non e’ introvabile. Bisogna sforzarsi molto, avere il coraggio delle proprie azioni, dire cosa realmente ci fa felici, cosa invece ci rende infelici, tristi e profondamente soli, pur avendo qualcuno accanto… L’amore per l’altro non ci fa assaporare la dolcezza della vita per sempre, questo dolce sapore dura poco, e’ presente nel momento dell’idillio, poi scema a mano a mano… ecco per me il trucco sta qui, la dolcezza va scomparendo perche’ mettiamo in secondo piano noi stessi, e facendolo ci releghiamo in una posizione inferiore, che non ci permettere di dare il meglio di noi, che ci frustra e non ci fa capire da nessuno, ci intristisce e soprattutto ci fa non sentire amati ed incompresi, perche’ i primi a non amarci spesso siamo proprio noi. Vedere nitidi i nostri bisogni ed esporli, farli valere, crederci nel profondo, e nello stesso tempo cercare di rispettare quelli della persona che ci sta accanto non e’ egoismo…