my hot secrets

IL mio viaggio continua


Mi abbondò appena giunti in città e viste le condizioni climatiche, che non lasciavano presagire nulla di buono, mi misi subito in cerca di un posto x la notte. Girovagai a lungo, sentendomi anche molto osservata specialmente dalle nobildonne che uscivano dalla chiesa dopo la funzione delle 6. Potevo immaginarmi i loro commenti verso di me: pieni di dure parole ma anche di molta invidia. Invidia perché io ero libera, perché io non dovevo stare nel solito letto a sopportare il solito uomo, perché gli occhi degli uomini erano piu rivolti a me che a loro (nonostante i loro bei abiti e la  loro pelle candida come latte). Gli uomini mi guardavano, alcuni di loro passeggiavano a braccetto con le loro consorti e si rivolgevano a esse con dolci parole, altri tornavano a casa dopo una giornata di lavoro, ma entrambi, appena raggiungevano i miei occhi, venivano come rapiti da una calamita, che veniva però vinta dalle dure regole di etichetta che vigevano allora. Raggiunsi infine una locanda, sempre accompagnata da affamati sguardi, e barattando la mia fede nuziale riuscì a pagarmi almeno una settimana di pernottamento. Purtroppo vi erano solo altre 5 donne nella locanda e così mi ero quasi rassegnata ad andare a dormire senza prima essermi divertita un po’ con qualche uomo. Finché da dietro non mi raggiunse una voce maschile: Scusi signora le ho portato i suoi asciugamani puliti” Mi voltai e vidi un giovane di circa 16- 17 anni che doveva essere senza dubbio il figlio della proprietaria, anche lui mi guardò, e rimase per un po’ ad osservarmi senza dire nulla: probabilmente stava pensando che dovevo essere molto diversa, dalla sua devota mamma! Presi gli asciugamani e lo ringraziai ma ancora la mia voglia di divertirmi per quella sera non era passata e decisi che quella notte la volevo passare col giovane appena conosciuto.Di sicuro doveva esser stato ben educato perché ci misi molto prima di riuscire a convincerlo ad entrare nella mia camera…ma finalmente accettò. Mi sembrava di avere a che fare con un bambino poiché penso che non avesse mai visto nemmeno i seni di sua madre scoperti. Infatti per i primi 10 minuti nei quali iniziai a spogliarmi ,vidi nei suoi la curiosità, ma anche la paura e la voglia di fuggire ma appena mi avvicinai a lui porgendoli il mio abbondante seno, la paura si volatilizzò e subentrò la passione e l’istintività che anni di dure regole assurde avevano cercato di soffocare…..