La sera su Marte

Post N° 1021


VIOLENZA SESSUALE 'PIU' LIEVE' SE COMPIUTA DAL MARITO CAGLIARI - Se la violenza sessuale viene compiuta dal marito, nelle mura domestiche, anziché da uno sconosciuto, il trauma è diverso e il danno psicologico per la donna è minore. Per questo motivo la Corte d'Appello di Cagliari ha ridotto da 4 anni e 6 mesi a 2 anni la pena inflitta in primo grado a un uomo di Sant'Anna Arresi (un paese del Basso Sulcis a 70 km da Cagliari) ritenuto responsabile di ripetute violenze sessuali ai danni della moglie. All'epoca dei fatti, sei anni fa, i due erano ancora sposati e vivevamo insieme. Secondo la denuncia fatta dalla donna, dopo diversi anni di matrimonio e in seguito alle primi crisi coniugali, il marito avrebbe cominciato a pretendere con l'uso della forza di avere rapporti con lei. Tre anni fa l'uomo era stato condannato per violenza sessuale, maltrattamenti e lesioni a 4 anni e 6 mesi, ma non era mai finito in carcere in attesa della condanna definitiva. Adesso i giudici della Corte d'Appello cagliaritana gli hanno ridotto la pena, concedendogli anche la condizionale. L'avvocato difensore dell'uomo, Pierluigi Pau, ha spiegato che "in base al terzo comma dell'art. 609 bis del Codice penale, nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non eccedente i 2/3. Questo caso è stato ritenuto appunto di minore gravità, ma non perché tra coniugi può essere consentito ciò che si vuole, ma perché è comprensibile che il danno psichico che subisce la moglie è diverso da chi viene improvvisamente presa e portata in un luogo nascosto per essere violentata". Eh? Non ho parole, questa è come quella sentenza dei jeans... ice.