La sera su Marte

E TU PIANGI E PIANGI, MALEDETTO NEL VEDERE..


E TU PIANGI E PIANGI, MALEDETTO NEL VEDERE.. Pubblicato da: suede68   il   2002-09-24 20:45:40   L'articolo e' stato letto 43 volte Modifica Elimina yppilon scrive: "A fatica il passo fra le impervie colline, ma il calpestare viottoli già segnati non lascia dubbio. Quante grida sento tra il silenzio e solo nell mio cuore, che irrequieto non vuol oltre andare. E poi d'improvviso il sentirsi autorizzati dal destino e dalla pazzia come immuni, ma tu le riconosci ma sono il biglietto che nell'oltretomba sembra portarti. Neppure i cani ormai, affamati l'ossa han lasciato saltati quà e là dilaniati mentre attorno le bocce che spezzano gambe sono ad aspettarti. Giuli. Poi ci dovemmo fermare e arrivarono gli sminatori, passavamo cercando di tenerci vicino alle carogne degl'animali che sentito l'odore dei morti avevano calpestato gli ordigni. I Serbi avevano disseminato oltre che fra le fosse riconoscibili nel sottobosco, le mine un pò dappertutto e di vari tipi. Io credo, che il trovarsi in certi posti e in certi momenti, sia opera del destino, non ho capito perchè io che non avevo niente da spartire ne con la guerra ne con l'esercito ne con le associazioni umanitarie. "