La sera su Marte

Nuova rubrica: Imbarazzismi


Pubblicato da: suede68   il   2004-06-09 13:03:30   L'articolo e' stato letto 20 volte Modifica Elimina Come sanno coloro che frequentano il forum libri di digiland ho comprato un libro molto intelligente e ironico dal titolo direi... emblematico: Imbarazzismi del medico Kossi Komla-Ebri, un cittadino nero italo-toghese, simpatico e pieno di sense of humor. E' una raccolta di episodi veramente accaduti a lui e ai suoi conoscenti, nel ns paese, dove si riscontra un (poco) latente razzismo nella ns coscienza collettiva. Il tutto è raccontato con estrema ironia. Vi lascio al primo episodio che è meraviglioso nella sua auto-ironia. Ne pubblicherò un episodio alla settimana. Monica. Finita la scuola d'infermiera professionale, Akolè aveva trovato un posto di lavoro presso una casa di cura. Minuta, con modi carini, era molto apprezzata sul lavoro per la sua efficienza, gentilezza e proverbiale disponibilità. Eppure quella sera in corsia, c'era un paziente che insisteva nel mettere alla prova i suoi nervi. Non le pesava di certo il fatto che il paziente del letto 124 suonasse a ripetizione, né che s'atteggiasse a onnipotente perché aveva la bocca piena di soldi. Quello che irritava Akolè era che dalla prima chiamata, appena lei entrò nella stanzetta, lui, scrutando la sua faccettina "abbronzata" ed indicando la finestra col dito disse: "Io caldo, tu aprire!" Sbogottita, Akolè andò ad aprire la finestra. Alla seconda chiamata, l'individuo disse: "Tu, portare me pappagallo per psss! Capito?" Espletato il suo bisogno fisiologico, l'energumeno chiamò di nuovo: "Io finito, tu portare via pappagallo!" Alla quarta chiamata, l'ostrogoto disse: "Adesso avere freddo, ti chiudere finestra! Capito? Chiudere finestra!" A questo punto sull'orlo dell'esasperazione, la nostra amica lo squadrò dall'alto in basso e gli chiese con voce dolciastra e soave in perfetto italiano: "Mi scusi signore, ma lei è italiano? Mi vergognerei da morire se qualcuno parlasse così la mia lingua!"