La sera su Marte

Imbarazzismi: Il colore dei soldi


Pubblicato da: suede68   il   2004-06-21 09:36:51   L'articolo e' stato letto 16 volte Modifica Elimina Estate, agosto, ferie sospirate dopo un anno passato a lavorare come un... negro. Sarebbe, pensava Apélété forte della sua esperienza, più giusto dire "lavorare come un... brianzolo". Infatti, sposato con una brava brianzola, il nostro amico aveva messo da parte un po' di "danè" e aveva prenotato telefonicamente una stanza in una pensione in riva al mare. Arrivati a destinazione, mentre lui scaricava i bagagli, la moglie, recuperate le chiavi in reception salì in camera. Carico come un facchino, Apélété s'avviava verso le scale quando si sentì interpellare dal gestore: "Ehi tu, dove pensi d'andare?" Al suo sguardo interrogativo e di stupore, il padrone rispose con un linguaggio per sordomuti, del genere: "Tu non potere andare su!" A questo punto, il nostro amico... nero dalla rabbia si spiegò concitatamente: "Ho prenotato qui una stanza da più di un mese. Ne avete appena dato le chiavi a mia moglie!" "Oh mi scusi" iniziò il gestore "L'avevo preso per..." E Apélété termino nella sua mente: "un facchino... nero." E' proprio vero che la voce al telefono non ha colore, ma di certo anche i soldi non ne hanno.