La sera su Marte

Santo Piazzese e i suoi delitti


Pubblicato da: wynona_no_pvt   il   2004-07-27 17:13:11   L'articolo e' stato letto 21 volte Modifica Elimina Nn so quanti di voi conoscono Santo Piazzese. Molti lo avvicinano a Camilleri, ma le sole cose che hanno in comune è che sono siciliani e che sono editi da Sellerio. Santo Piazzese è un biologo palermitano che scrive dei gialli, ma il giallo è solo un pretesto x raccontare storie e personaggi. Tutto è ambientato a Palermo, ma le storie si potrebbero strasporre a Milano o a Roma, senza che cambi il succo delle cose. Camilleri parla dell'entroterra siciliano, Piazzese di una metropoli qualunque, e la sua sicilianità nn viene strombazzata e glorificata come si usa fare in altri luoghi italici, ma traspare dalle piccole cose: il vecchio custode che da il "tu" ai professori universitari che ha conosciuto da studenti, e che, rispettosamente gli si rivolgono con il "lei" ; gli spuntini di "pane 'ca meusa"; lo scirocco. Ma è sorattutto l'ironia che fa grande Piazzese. Il protagonista dei suoi primi 2 romanzi (“I delitti di via Medina-Sidonia” e “La doppia vita di M. Lauren”) è Lorenzo La Marca, un intellettualoide ex sessantottino palermitano, con un ego un po’ trasbordante che però fa rientrare nei giusti binari con splendida autoironia. Come dicevo il delitto è solo un pretesto x Piazzese: la “palermitanità “ di La Marca, il suo vagare indolente tra gli omicidi rende il giallo un elemento quasi secondario. Il terzo libro di Piazzese è “Il soffio della valanga”. Il protagonista nn è + La Marca, ma un suo vecchio amico, il commissario Vittorio Spotorno, che si incontra già nei primi libri. Spotorno è l’antitesi di La Marca: è un uomo di poche parole, concreto che nn esibisce la sua intelligenza, ma la mette al servizio del suo lavoro. Cambiamento di tendenza x Piazzese, dove l’elemento “giallo” è predominante. Cmq sempre letture godibilissime.