Creato da la_sera_su_marte_4 il 21/10/2005
La tribe è chiusa, noi no

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

Ultime visite al Blog

giannifiz1Bluemotion75apungi1950_2Anna_sangando.mau65inthemoodforlove1ikina0pillapillamegghy202165nick65ciccia_81miranda.davidegiangiskan64fromanamorettitredad
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« I diari della motociclettaLEOPARDIANA »

BIG BROTHER E CHIP A RADIOFREQUENZA

Post n°826 pubblicato il 30 Ottobre 2005 da la_sera_su_marte_4

Pubblicato da: LADYZAZZA74   il   2004-06-03 09:07:14   L'articolo e' stato letto 31 volte

fohat scrive: "Piano piano e senza dare troppo nell'occhio, il Big Brother orwelliano comincia a diventare una realtà. Il Cavallo di Troia che gli permetterà di controllare tutto e tutti ha un nome e si chiama chip a radiofrequenza. Si tratta di un minuscolo apparecchio elettronico, grosso come un chicco di riso, che verrà installato non solo sui prodotti, ma anche sotto la pelle degli esseri umani.

Ma vediamo come funzionano questi chip. Al loro interno vengono inserite tutte le informazioni che riguardano il portatore, che sia questo un prodotto o un essere umano non fa differenza. Nel caso di un prodotto, verranno inserite caratteristiche, data di produzione e stoccaggio e ne verranno tracciati tutti i movimenti, dal produttore al grossista, fino al dettagliante e al "consumatore". Nel caso di un essere umano si inseriranno tutti i dati personali possibili, da quelli anagrafici alle cartelle cliniche, dal conto in banca alla fedina penale e così via. Il chip, attivato da un impulso emesso da un trasmettitore esterno, invia i dati che vengono poi letti da un apposito scanner.
Attenzione: non si tratta affatto di vaghe visioni profetiche o di ipotetici scenari futuri: i chip esistono già e cominciano ad essere utilizzati, sia sui prodotti che sugli esseri umani attraverso un semplice e rapido innesto sottocutaneo. Dove? Ma in America, naturalmente.

I grandiosi vantaggi che deriveranno dall'uso di questi chip, secondo i produttori consistono soprattutto in una drastica semplificazione delle procedure burocratiche. In America sono già riusciti a convincere gruppi di persone a farsi innestare i chip sottocutanei, facendo loro capire quanto sia meravigliosa la vita quando puoi andare al supermarket e non fare la fila alla cassa perchè grazie il chip ti viene fatto l'addebito direttamente sul conto bancario; oppure quanto sia meravigliosa la vita quando vai dal medico e, senza dover perdere tempo e sprecare fiato nell'illustrargli tutta la tua storia clinica, puoi fargli sapere tutto in un attimo grazie al chip. Non solo, ma puoi anche andare in discoteca e fare a meno della noiosa drink-card: anche in questo caso ci penserà il chip a scalare il costo delle birre dal tuo conto bancario.
Con il tracciamento dei prodotti potranno sapere chi, come e dove acquista il prodotto, con grande vantaggio per gli operatori di marketing e l'economia in generale.

Questo è ciò che ci diranno per convincerci a farci installare i chip sotto la pelle. E la privacy? Ma cosa volete che sia la privacy, di fronte ai meravigliosi vantaggi offerti dall'uso dei chip?
I soliti disfattisti non solo invocano l'inutile e dannosa privacy, ma pensano anche che attraverso i chip si possa in qualche modo influenzare il comportamento delle persone. Già, perchè questi apparecchi elettronici ricevono impulsi inviati da un trasmettitore esterno, ma solo i produttori sanno che tipo di impulsi sono e che scopo hanno. Sempre i disfattisti dicono che certi impulsi possono influire persino sullo stato mentale ed emozionale del soggetto portatore del chip, influenzandone il comportamento.
Ma in fondo, che importanza ha? La vita sarà più ordinata, organizzata e sicura, se lasceremo che qualcuno programmi ogni cosa per noi, evitandoci di avere pensieri, emozioni e comportamenti non adeguati e dannosi. No?

Fohat"

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Commenti al Post:
Nessun Commento
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963