Il governo Nigeriano ha inasprito le pene per chi mette in atto questa barbarie, la mutilazione genitale. Sono quasi 20 milioni le donne nigeriane che sono state sottoposte a mutilazione genitale e le organizzazioni per i diritti umani sperano che questa decisione spinga almeno altri 26 Stati africani a dichiarare illegale la procedura.Anche in Egitto le donne sono costrette a subirla. Solamente nel 2008 il Parlamento ha adottato una legge che qualifica la mutilazione genitale femminile come un reato punibile con una pena detentiva da tre mesi a due anni o una multa da 1.000 a 5 mila sterline egiziane (fra i 100 e i 500 euro circa).Il problema di questa normativa è che essa stabilisce un'eccezione al generico divieto di infibulazione ammettendo la "ablazione totale o parziale degli organi genitali esterni femminili" in caso di necessità medica. Di fatto questa clausola apposta alla normativa ha legittimato una prosecuzione indisturbata di questa pratica.Attualmente il "primato" per il numero di donne infibulate è detenuto dalla Somalia, con valori pari al 98 percento. A seguire troviamo la Guinea, 96 percento; il Gibuti, 93 percento; l'Eritrea e il Mali, 89 percento; la Sierra Leone e il Sudan 88 percento. Stando alle stime compiute dall'Organizzazione mondiale della sanità, ogni anno circa 2 milioni di donne e bambine subiscono la mutilazione dei propri organi genitali. Il numero di donne infibulate nel mondo è stato stimato in 135 milion
Stop alla infibulazione in Nigeria
Il governo Nigeriano ha inasprito le pene per chi mette in atto questa barbarie, la mutilazione genitale. Sono quasi 20 milioni le donne nigeriane che sono state sottoposte a mutilazione genitale e le organizzazioni per i diritti umani sperano che questa decisione spinga almeno altri 26 Stati africani a dichiarare illegale la procedura.Anche in Egitto le donne sono costrette a subirla. Solamente nel 2008 il Parlamento ha adottato una legge che qualifica la mutilazione genitale femminile come un reato punibile con una pena detentiva da tre mesi a due anni o una multa da 1.000 a 5 mila sterline egiziane (fra i 100 e i 500 euro circa).Il problema di questa normativa è che essa stabilisce un'eccezione al generico divieto di infibulazione ammettendo la "ablazione totale o parziale degli organi genitali esterni femminili" in caso di necessità medica. Di fatto questa clausola apposta alla normativa ha legittimato una prosecuzione indisturbata di questa pratica.Attualmente il "primato" per il numero di donne infibulate è detenuto dalla Somalia, con valori pari al 98 percento. A seguire troviamo la Guinea, 96 percento; il Gibuti, 93 percento; l'Eritrea e il Mali, 89 percento; la Sierra Leone e il Sudan 88 percento. Stando alle stime compiute dall'Organizzazione mondiale della sanità, ogni anno circa 2 milioni di donne e bambine subiscono la mutilazione dei propri organi genitali. Il numero di donne infibulate nel mondo è stato stimato in 135 milion