...Dio perdona, io no...

Sono ancora buono in fondo. Tendo ancora a perdonare, ma non dimenticare, le scorrettezze, gli atteggiamenti del cazzo che vanno fuori ogni mia logica, ma non quell’altrui a quanto pare.“…ma si dai…avrà un periodaccio…”“…non lo fa con cattiveria, ha solo dei modi del cazzo…sarà colpa dell’educazione, della gente che frequenta…del mondo…delle cavallette…”Lascio correre così. Trovo mille scuse alle piccole “cattiverie” quotidiane  Di fronte a quella pura? Quella meditata, razionale, volta a far male…che fare?Dicono:“…ma se esiste un Dio…un giorno…” Ecco, che sia giusto sperare nella giustizia divina?Che sia meglio vedere un pezzo di merda soffrire per il male che arreca o pensare che un giorno brucerà all’inferno?Mi rendo conto solo che in alcuni casi la grazia è cosa troppo grande per me, può essere solo divina e, fintanto che nostro signore o chiunque sia non mi mostra quella che dovrebbe essere la retta via, mi resta l’insegnamento della nonna “s’ n’ hann accattà tutt’ medicine”.(welcome home...sanitarium)