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Crisi: Montezemolo, biso... » |
Nella notte i mercati asiatici non sono riusciti a svincolarsi dagli eventi della seduta europea. Durante la sessione di ieri, l’asta di BTP italiani a 5 e 10 anni ha soddisfatto la domanda del mercato rispettivamente al 5,68% e al 6,09%, i CDS (SNP: - ) spagnoli sono saliti a un massimo storico e il rendimento del decennale ieri ha raggiunto il 6,70%, avvicinandosi pericolosamente al livello che ha innescato il salvataggio di Grecia e Irlanda. La notizia che ieri ha spinto l’EUR a un nuovo minimo è stata poi smentita dalla BCE: la banca centrale ha affermato di non aver respinto una proposta della Spagna sulla ricapitalizzazione della prima banca spagnola per capitale. Malgrado ciò, l’EUR non è riuscito a rimbalzare sopra quota 1,2400 e ciò indica che il problema in Spagna non può essere circoscritto a una mera crisi bancaria e che una maggiore solidariet dell’UE potrebbe contribuire a raffreddare i costi di finanziamento spagnoli. Lo yen (JPY) si è apprezzato contro la maggior parte delle altre valute principali, fino allo 0,5% contro l’EUR, a 97,36, a dispetto dei dati sulla produzione industriale, inferiori alle attese. Il Nikkei, invece, ha perso l’1,05% in scia alla notizia, più di tutte le altre piazze asiatiche, attestandosi a 8.542,73 punti. L’indice Hang Seng (HKSE: - ) di Hong Kong ha ceduto lo 0,63% e l’indice ASX (Other OTC: - ) 200 lo 0,44%. Le notizie dagli USA ieri non hanno dato segnali molto incoraggianti e Dudley, presidente della Fed di New York (Francoforte: - ) e membro del FOMC, ha definito la crescita “moderata”, rilevando che l’economia funziona ancora “a ritmo decisamente lento”. Dudley prevede che l’inflazione “rimarr moderata e vicina ai nostri obiettivi”. Tuttavia, sulla questione di un nuovo QE, ha fatto sua la linea del FOMC, almeno finché “l’economia USA continuer a crescere abbastanza velocemente da intaccare le risorse economiche inutilizzate del paese a un ritmo significativo”. Per quanto riguarda la creazione di occupazione, domani seguiremo il rapporto del Dipartimento del Lavoro, che potrebbe segnalare, secondo un sondaggio di Bloomberg News, un incremento pari a 150.000 unit in maggio, superiore all’aumento deludente di 115.000 posti di lavoro di aprile. Oggi in agenda abbiamo l’IPC (Xetra: - ) per l’Italia e l’UE, che dovrebbero rimanere invariati, e l’IPP in Francia, previsto in leggero rallentamento. Il tasso di disoccupazione in Germania dovrebbe rimanere invariato al 6,8%. Negli USA, si prevede che le richieste iniziali di disoccupazione si attesteranno a 370.000 unit . |
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