QUANDO........
Quando i miei occhi saranno privi della visione di te,
quando le mie mani saranno prive della gioia di stringere le tue,
quando le tue parole non giungeranno più alle mie orecchie,
e nondimeno, le mie labbra non troveranno più le tue...........
tornerà il buio in me..........
ma sarà un buio ben più buio e triste.......
M.P.
....QUANDO IL MARE è TUTTO BLU.....
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Post n°287 pubblicato il 06 Aprile 2012 da masippos
Cosa è il gioco d’azzardo ? E chi sono l’individui che lo praticano? Uomini e donne appartenenti ad ogni strato sociale, gente comune, impiegati, commercianti, affaristi, attori, ma anche industriali e nobili , pure gente che non ha alcun bisogno economico da appagare con fortuate vincite. Si può dire, in tutta la razza umana nei quattro punti cardinali del pianeta , ci sono persone con questa “bestia” dentro. Come si sviluppa quella brama interiore che soffoca ogni altro desiderio diventando lo scopo primario di ogni interesse esistenziale, il gusto, talvolta crudele e un po’ masochistico della più raffinata voglia da soddisfare. Perdere o vincere non è così importante …..lo scopo è giocare….e l’eventuale vincita rappresenta unicamente il mezzo per proseguire nel gioco, intrigati dalla voluttà che procura. Certo non è così per tutti i giochi diciamo d’azzardo, taluni, come le carte, conta anche l’abilità, altri si presentano come competizioni sportive, ma come ignorare i quanti “poveri Cristi” si rovinano alle corse dei cavalli, e dei patiti delle slot e video poker astutamente mascherati, infine che dire dell’ “innocente” gioco del lotto e i suoi derivati….con lo Stato addirittura in veste di….biscazziere. Come si può spiegare ciò a chi lavora per tirare avanti…. come non scandalizzarsi nell’apprendere dell’esistenza di persone che lavorano, faticano, imbrogliano, magari rubano, insomma ricorrono ad ogni artifcio per soddisfare la passione smisurata del gioco. Comunque il gioco d’ azzardo per eccellenza è praticato nei Casinò, dadi, black jack, chemin de fer, ma soprattutto la roulette, credo non ci sia spasimo più forte, non c’è emozione più profonda nella sua brevità…… di quella fornita dall’arrestarsi della pallina, che dopo vorticosi giri…..plack!..... la piccola sfera si blocca proprio nella casella della tua puntata……SUL TUO NUMERO e in quel momento l’individuo può scoprire se stesso….se le luci della sala sembrano sfumarsi, se un tuo moto di reazione sale dal tuo interno in superfice sino ad esultare magari scompostamente, allora è bene considerare la fortunata vincita come un episodio isolato, se pur seducente, e non proseguire, sei il tipico soggetto da rovina totale… se invece tutta la figura rimane impassibile come di fronte ad un evento estraneo……quel tale che ha vinto, ha incatenato la “Bestia”, è un Giocatore, ritirerà la sua vincita con dignitoso distacco,…… con lo stesso distacco abbandonerà sul tavolo verde e al suo caro “Demonio” il denaro perduto. Tuttavia il gioco più impegnativo sarà sempre con noi stessi, accettare con dignità e consapevolezza una sconfitta fa parte della tempra del vero Giocatore……inseguire le perdite per volersi rifare subito, è la strada che porta inevitabilmente alla catastofe. Ma infine, con i tanti piaceri ottenibili al mondo a prezzo inferiore , perché si gioca?? Forse può essere più facile capire riferendoci alla più genuina natura dell’uomo, al cedere costantemente al suo bisogno segreto di rivincita sulla precarietà della vita, al gioco, non vi sono precisi recinti per le emozioni. Più il rischio otrepassa la “posta” con i suoi limiti e più la “Bestia” esulta e tenta di ….sbranarci, non c’è dubbio che nel gioco vi sia una notevole componente sessuale…quei brividi che si provano, quel desiderio virile di possesso la cui vittima virtuale è la presunta malasorte, vincere quella “Bestia”, dominarla una volta per tutte…….ma forse anche riuscendoci, ancora non appaghebbe completamente il vero Giocatore, ne spengerà il fuoco che alimenta la sua “Passione” ……. Senza ulteriori risposte….e così perchè è così!!!! masippos |
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VIBRO
"Vibro"
L'uomo è frequenza, impasto di cosmo. In un' immagine di suono riflesso, il sé è manifesto. La musica accompagna la meditazione e conduce al sé.
Oltre la respirazione il silenzio, le note riconducano alle vibrazioni originarie.
La scelta di un brano musicale è fondamentale per la riuscita della concentrazione. Saremo sulla frequenza del sé........ L'ascolto si avvicina all'interiorità e allontana la sordità reale.
Fra le note il cammino è la forma.......Destinazione vuoto, custode della sillaba eterna ........ Il sé è meraviglia che si offre al viaggiatore risoluto, incurante delle asperità per raggiungere una meta ......... specialmente quando è forte l'esigenza di riemergere dal buio............
Miao Yin
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