la fiaccola

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STUFO 
 Stufo di una solitudine che dura da troppo tempo. Stufo del silenzio di questa casa. Stufo del vuoto racchiuso in queste quattro mura. Stufo di ciondolare in vestaglia da una stanza all’altra per ingannare il tempo. Stufo di aver come unica compagnia la mia immagine riflessa dagli specchi. Stufo! Finalmente, stufo dell’aria stantia e dell’eterna penombra di questa casa, sono uscito. In strada! Ho camminato. Ho camminato. Ho camminato. Circondato da suoni, voci, rumori. L’aria fresca dell’autunno mi ha riempito i polmoni, scompigliato i capelli, accarezzato il viso e mi sono sentito quasi felice. Ho camminato. Ho camminato. Ho camminato. Lungo il corso principale.  Un negozio dopo l’altro, una vetrina dopo l’altra, la banca, il barbiere, l’orefice, la scuola, l’alimentari, il tabaccaio, il ristorante. Ho camminato. La merceria, il bar, il punto scommesse, il cinese, una banca. Ho camminato. Ho camminato. Ho camminato. Ho incrociato centinaia di persone, le ho sfiorate, le ho urtate, ma quando le ho guardate negli occhi ho visto soltanto delle orbite vuote, delle maschere mute. Ho visto la solitudine di una città morta. Ho camminato fino al ponte che scavalca la ferrovia. Ho guardato i treni marciare lenti verso la stazione. Ho guardato il sole calare dietro le vetrate del centro commerciale. Poi, stufo, ho scavalcato il parapetto e mi sono lasciato cadere nel vuoto. 
P.S.Ogni volta che pubblico cose del genere c'è sempre qualcuno che pensa che stia per fare l'insano gesto e posta commenti di incoraggiamento, perciò voglio rassicurarvi: non state in pena per me non sono nè depresso, nè ho intenzione di suicidarmi.