la fiaccola

Festa della Repubblica


2 giugno festa della repubblica.Oggi tutti gli italiani dovrebbero far festa, ma non è cosi. Esaminiamo alcuni articoli della Costituzione per capire meglioArticolo 36: Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.I lavoratori non stanno certo festeggiando: salari ridicoli, orari infiniti, riposi settimanali e ferie inesistenti, sicurezza ignorata, dignità ormai dimenticata.Articolo 37: La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione. La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato. La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.Le donne non stanno certo festeggiando: questo articolo è del tutto inattuato. C'è invece una categoria che festeggia alla grande, quelli che una volta si chiamavano padroni, ma che ora, visto che siamo liberi e non ci sono più schiavi, si chiamano datori di lavoro, o meglio ancora imprenditori.  Articolo 53: Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività. Gli evasori fiscali stanno sicuramente festeggiando per loro è il paese della cuccagna. Sanità gratis, asili  e mense scolastiche per i figli, servizi a scrocco. Gli evasori si che ridono alle spalle dei coglioni che pagano.Per quest'anno mi fermo qui, senza però dimenticare i fabbricanti d'armi, anche loro ridono, in questo periodo  più  che mai anche se  Articolo 11 L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali