la fiaccola

Post N° 220


SOCIAL CARD
Spesso ho criticato il governo e in particolare Berlusoni condizionato da un pregiudizio di stampo marxista e cioè che solo i lavoratori possano fare gli interessi dei lavoratori, per cui ho sempre avuto scarsa fiducia di un parlamento dominato da avvocati, medici, commercialisti, e milionari. Ma ora ho dovuto ricredermi. Ho visto per caso la conferenza stampa di presentazione della Social Card e sentito il ministro Sacconi, che per l'occasione aveva vestito i panni di madre Teresa di Calcutta, affermare che il governo finalmente aveva deciso di occuparsi degli ultimi fra gli ultimi, di quelli che non sono mai rappresentati ai tavoli di concertazione e concedere loro una tessera del valore di 40 euro mensili; certo ha affermato il ministro non sono molti, ma per chi non ha niente è sempre qualcosa.Questa volta do atto al governo di aver finalmente agito comportandosi come il buon padre di famiglia, infatti la cifra erogata, 10 euro alla settimana, è pari esattamente alla PAGHETTA che io corrispondo ai miei figli, del resto si sa invecchiando si rideventa bambini.A corollario delle dichiarazioni del ministro Sacconi che 40 euro mensili sono si pochi, ma rappresentano molto per chi non ha niente si può allora anche affermare, per esempio, che 1000 euro sembrano tanti, ma sono niente per chi ne ha centinaia di migliaia; per cui sarebbe lecito aspettarsi una congrua redistribuzione del reddito anche in questo senso.