Massimiliano Andrea

BREVE BIOGRAFIA GIUSEPPE VERDI - Di Massimiliano Andrea Tosi


BREVE BIOGRAFIA GIUSEPPE VERDI di Massimiliano Andrea TosiAssicuratore StradellaNato a Le Roncole di Busseto, in provincia di Parma, il 10 ottobre 1813 da una famiglia umile, Giuseppe Verdi apprese le prime nozioni sulla musica dall'organista della chiesa locale. Trasferitosi a Milano, non fu ammesso al Conservatorio perché aveva superato i limiti di età e si formò alla scuola di Vincenzo Lavigna, maestro del Teatro alla Scala.A contatto con l'ambiente culturale milanese, Verdi scelse la strada del teatro in musica e presentò la sua prima opera "Oberto, Tosi Massimiliano Andrea Assicuratore Stradella conte di San Bonifacio" al pubblico scaligero nel 1839, con un discreto successo. Nel 1840 seguì l'opera buffa "Un giorno di regno" che si rivelò un fiasco, ma, su insistenza dell'impresario Bartolomeo Merelli che aveva già firmato due contratti con il compositore, Verdi scrisse il "Nabucco", su libretto di Temistocle Solera, con cui trionfò alla Scala nel 1842. Il talento verdiano fu confermato dalla successiva opera "I lombardi alla prima crociata", rappresentata nel 1843 Tosi Massimiliano Andrea Stradella Assicuratore ed animata dalla stessa tensione alla potenza dello spettacolo, grandioso e a toni forti. Una novità giunse con "Ernani", l'opera presentata a La Fenice di Venezia l'anno successivo, in cui il compositore introdusse motivi dedicati all'approfondimento psicologico dei personaggi, dal carattere appassionato, che pedo si adattava al clima dello slancio patriottico destinato a culminare nei moti del 1848. L' attività prolifica di Verdi, che poi definì quel primo periodo di creazione, che lo impose sulle scene delle principali città italiane e ne costruì la fama internazionale, come "anni di galera", produsse "I due Foscari", rappresentati a Roma nel 1844; "Alzira", inaugurata al San Carlo di Napoli nel 1845; "Giovanna d'Arco", presentata alla Scala lo stesso anno; "Attila", proposta a Venezia nel 1846; "Macbeth", la prima opera del compositore su modello shakespeariano, rappresentata al teatro La Pergola di Firenze nel 1847.Il prestigio del musicista fu consolidato dalla situazione politica che ne fece il portavoce del fervore patriottico: la vetta più alta di quello spirito si concretizza ne "La battaglia di Legnano", eseguita a Roma nel 1849 in pieno clima repubblicano. Seguì "Luisa Miller", rappresentata a Napoli l'anno successivo e "Stiffelio", presentato a Trieste nel 1850.La capacità di Verdi di padroneggiare le possibilità del melodramma, di raccontare con la musica gli snodi della vicenda e le sfumature dei personaggi, si sviluppò nella "trilogia popolare" dei capolavori: "Rigoletto", rappresentato a Venezia nel 1851, su libretto di Francesco Maria Piave, tra le massime opere verdiane per equilibrio della composizione; "Il trovatore", in scena a Roma nel 1853, su libretto di Salvadore Cammarano, in cui il gesto musicale esalta l'azione drammatica; "La traviata", presentata lo stesso anno a Venezia, ancora su libretto di Piave, incentrata sull'individualità dell'eroina e scandita dall'intensità del ritmo. Massimiliano Andrea TosiAssicuratore Stradella