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ho subito pensato a te...sei una persona speciale

Post n°264 pubblicato il 09 Marzo 2009 da fiore661

A chi...ama dormire ma si sveglia per preparare la colazione, a chi beve diversi caffè ma non diventa mai nervosa, a chi saluta ancora con un abbraccio, a chi si intenerisce posando uno sguardo su un bimbo, a chi ti accoglie con un sorriso anche se il cuore nasconde un dolore, a chi trova la vita un dono meraviglioso e non un fardello da portare, a chi guarda lontano ma non dimentica mai il propio passato, a chi colora un foglio bianco e si diverte, a chi siricorda ancora che la pioggia oltre a portare fastidio porta anche l' arcobaleno, a chi vede nero solo quando entra in una stanza buia, a chi sa farsi valere davanti ad ogni ostacolo senza mai arrendersi, a chi ama senza condizioni, a chi si accontenta delle piccole cose .... Auguri Donna !!!

 

 

ps leggendo questa lettera ho subito pensato a te...sei una persona speciale

tvb

 
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LE TUE CAREZZE

Post n°263 pubblicato il 07 Marzo 2009 da fiore661

 

Ho atteso invano le tue carezze

mentre il tempo sovrano

cancellava lentamente il mio sorriso

e il vento, entrandomi nel cuore,

 ha scolpito rughe sul mio viso.

 

Attimi di teneri ricordi

mi hai lasciato sulla pelle

placando le passioni dell’amore

e la sete di mille attese folli

con indelebili sospiri.

 

Presto

  ali spossate si raccoglieranno a chiusa

inutili piume,  luci spente

e nel silenzio dell’eterno vuoto

getterò le rose appassite.

 

Nel buio inafferrabile del tempo

mi sfiorirà la fredda carezza della morte

mentre sulla tela del cielo

scorrerà il film della mia vita

senza titolo né operatore

 e senza fine non si potrà riveder l’inizio

né mai più ripeterne le scene!

 

 
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si celebra con un rametto di Mimosa e la si chiama comunemente " festa della donna."

Post n°262 pubblicato il 07 Marzo 2009 da fiore661

Una magica Mimosa per l' 8 MARZO

 

 

 

 

 

 

 

Ogni donna è una poesia perché ogni poesia è una donna...

 

 

 

 

 

L'8 marzo è la giornata internazionale della donna, da molto tempo ormai, la si celebra con un rametto di Mimosa e la si chiama comunemente " festa della donna."

    

STORIA

L'usanza nasce a Roma nel 1946, conclusa la guerra, l'8 marzo viene festeggiato anche in Italia. In una riunione preparatoria, nella capitale, nacque l'idea di mettere all'occhiello un fiore che potesse caratterizzare la giornata...un poco come il garofano rosso del primo maggio.

Ci voleva un fiore reperibile al principio di Marzo, e alle giovani romane vennero in mente quegli alberi ricoperti di fiori gialli, quando le piante erano ancora spoglie, che crescevano rigogliosi nei giardini di Roma.

La Mimosa è una tradizione tutta Italiana ma la giornata internazionale della donna è nata negli Stati Uniti il 3 maggio del 1908 ad un raduno delle donne socialiste svoltosi al Garrden theatre di Chicago dove il partito teneva delle conferenze. Quel giorno, mancò il conferenziere e le donne ne approfittarono per creare la prima giornata della donna. L'iniziativa assunse fama internazionale e si diffuse qualora nel 1921, a Mosca, nell'ambito della seconda conferenza delle donne comuniste, si definì l'8 marzo come la data ufficiale per celebrare la donna.

 

L'Acacia dealbata è stata introdotta dalla Tasmania in Europa al principio del secolo scorso. Predilige terreni acidi, freschi e ben drenati. Cresce in aree con clima temparato, teme inverni rigidi per lungo tempo. La pianta presenta foglie verde argenteo disposte in 8-20 paia di pinnule perpendicolari al rametto e composte a loro volta da circa 20-30 paia di foglioline perpendicolari alla nervatura principale. I fiori sono capolini sferici, gradevolmente profumati e di colore giallo canarino.

 

SIGNIFICATI LEGATI ALLA PIANTA

Questa pianta, nonostante l'aspetto fragile è eccezionalmente robusta e vitale e potrebbe evocare anche l'energia celata nella femminilità.

La Mimosa indica il passaggio dalla morte a uno stato di luce nella luce, simboleggia come tutte le acacie la rinascita, le resurrezione.

 
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8 marzo

Post n°261 pubblicato il 07 Marzo 2009 da fiore661
Foto di fiore661

otto marzoE' quasi l'otto marzo. Non che questa data debba necessariamente significare qualcosa. Ha perso significato molto tempo fa. Lentamente, senza che nemmeno ce ne accorgessimo.
E' d'uso, tra gruppi di donne, l'otto di marzo, uscire a "festeggiare". Usanza che non condivido e fatico a comprendere. Festeggiare cosa? Solo un giorno? E gli altri?
Molti anni fa mi lasciai tentare ad uscire con una decina tra colleghe ed amiche. Non c'è mai stata uscita più squallida. Sembrava di essere in un gallinaio, la pizzeria era piena esclusivamente di donne, tranne i camerieri che, poveretti, si percepiva chiaramente quanto fossero imbarazzati. C'era un cicaleccio un pò isterico. Discorsi inutili e futili, risatine di qualche ottava troppo alta. Io non vedevo l'ora che la serata finisse. All'uscita c'erano vere e proprie "mandrie" di donne che percorrevano le strade del centro in un senso e nell'altro. Tutte ugualmente eccitate, risatine, urletti, coretti e via elencando. A me ha fatto tanto tristezza. Non capivo (e tuttora non capisco) cosa ci sia da festeggiare. Soprattutto festeggiare in "quel" modo. Un pò come se fosse una caserma di soldati in libera uscita. Ci si affatica tanto a distinguersi dagli uomini e poi ci si comporta come loro. Mah... sono perplessa.
Ho sempre rifiutato, da allora, questo inutile rito dell'otto di marzo. E' come san Valentino. Un rito consumistico, nient'altro. E' sul banco della quotidianità che si gioca la carta dell'otto marzo. Perchè l'otto marzo non è e non deve ridursi ad un solo giorno, a cori da caserma od a gridolini da gruppetto di trans sovraeccitati. Se tutto si limita a questo, meglio che l'otto marzo sia restituito alla banalità di un giorno qualunque, con un santo qualunque.
Già da un pò di giorni noto un pò di frenesia, in giro. I fiorai si sono improvvisamente riempiti di mimosa. Come pure i venditori ambulanti ai semafori ed i ragazzi incravattati che escono dai fiorai. La mimosa mi piace molto. Mi piace anche il suo profumo, seppure persistente.
E' un pò come natale: siamo tutti più bravi, più buoni e più generosi. Niente di più falso. Preferisco, dunque, che la mimosa, in questi giorni, non entri a casa mia. Non credo e non mi piacciono questi festeggiamenti fini a se stessi, che ingrossano le tasche dei venditori di: cioccolatini, mimose, anellini, ristoratori e compagnia cantante.
L'uguaglianza nei diritti deve essere vissuta tutti i giorni, in tutti i campi del vivere. Purtroppo ancora oggi, la vigilia dell'otto marzo, si legge di stupri, violenze, discriminazioni ai danni delle donne. E si vivono, queste discriminazioni, ogni giorno. E non basta un solo giorno all'anno per emendarli.

 
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Fallimenti

Post n°260 pubblicato il 03 Marzo 2009 da fiore661

Fallimenti

Impariamo più dai fallimenti che dai successi.I fallimenti

ci insegnano la saggezza e l'umiltà,due tesori

che vale la pena ottenere.

 
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