Massimo Coppa

Forza Civati! Finalmente qualcuno si ribella allo strapotere di Renzi, il “caro leader”…


FORZA CIVATI! FINALMENTE QUALCUNO SI RIBELLA ALLO STRAPOTERE DI RENZI, IL “CARO LEADER”…
Nella minoranza del Partito Democratico emerge finalmente un comportamento consequenziale: basta protestare sterilmente con Renzi, basta lamentarsi e, poi, evitare di votare contro le leggi e contro il governo… Scissione, finalmente!Pippo Civati se ne va dal partito. Ne fonderà uno nuovo? Lo spero, perché se ne sente il bisogno in questa Italia dove vengono calpestati i diritti dei lavoratori, dove viene approvata una legge elettorale fatta apposta per dare a Renzi una maggioranza in Parlamento senza averla nel Paese (per molto, molto meno la legge Acerbo, nel 1953, fu definita “legge truffa”, mentre oggi l’Italicum viene osannato) e dove ci si prepara a smantellare lo Stato sociale e la Costituzione, trasformandoci in una nuova Cina turbocapitalista.Quando Renzi è diventato il padrone del PD, mi sono chiesto per quale motivo le primarie non le avesse vinte Civati: è giovane e intelligente, come Renzi, ed è anche un bell’uomo (contrariamente a Renzi): aveva tutte le qualità, dunque, per emergere e diventare il nuovo segretario. Ma, evidentemente, i delegati hanno deciso diversamente, ed il motivo è semplice: Civati è di sinistra o, comunque, a favore della solidarietà, della tutela delle fasce deboli, della difesa del lavoro e contro lo strapotere dei “padroni”. Non va bene, nel PD, che è invece, in tutta evidenza, un partito di arrivisti, di arrampicatori sociali, di persone le quali, con la scusa del “nuovo che avanza”, distruggono tutto per edificare una società tecnocratica dove il capitale spadroneggi più di prima, perseguendo la totale reificazione dei rapporti umani.Il tutto, ovviamente, sotto la regia di un nuovo “uomo forte”, di cui l’Italia sempre ha sentito e sente il bisogno. Una specie di “caro leader” nord-coreano, che adesso infatti pensa di edificare il “Partito della Nazione”, un’entità inquietante che assomiglia tanto al Partito Unico di ogni Stato totalitario, e che vede i presidi delle scuole come “leader educativi”, un’altra espressione che rivela freudianamente il tipo di società che hanno in mente i renziani: un mondo distopico dove comandano i giovani e bellocci, senza alcuna preparazione, dove viene fatto il lavaggio del cervello secondo slogan che richiamano all’efficienza, dove il potere finanziario comanda tutto e dove i lavoratori sono solo dei potenziali sfaticati che devono essere messi sotto la sferza.