Massimo Coppa

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sta per andare via dall’Aquila!


L'ISTITUTO NAZIONALE DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA STA PER ANDARE VIA DALL'AQUILA!Chiedo subito scusa per il fatto che ritorno sull’argomento terremoti.Ma come si può far finta di niente quando, dal “Sole 24 Ore” del 12 ottobre, si apprende che si avvia a chiudere la sede dell’Aquila dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, cioè quell’istituzione nata apposta per monitorare la sismicità e la vulcanicità del territorio italiano?!Come si legge dal giornale, “le aree in questione sono avvolte da una rete di dodici faglie capaci di generare terremoti di potenza superiore ai 6,5 gradi di magnitudo della scala Richter”. L’Aquila, lo sappiamo, è stata praticamente distrutta nel 2009 da un sisma che, in definitiva, era “appena” di 6,3 gradi della scala Richter; Amatrice, poche settimane fa, ha totalizzato ancora meno, 6 gradi. Eppure, queste potenze sono state sufficienti a radere al suolo intere aree geografiche.La penisola italiana è tra le aree più sismiche al mondo. Ci si aspetterebbe un’attenzione particolare ad una località come l’Aquila. Ed in effetti l’Ingv ci aveva aperto una sede che ci si aspettava permanente. Ma permanente non è. Problemi di fondi, ovviamente; ma anche di burocrazia: si è ancora in attesa della convenzione tra l’Istituto e la Regione Abruzzo.Nel frattempo, di fatto, la struttura sta chiudendo: i sismologi vengono assegnati ad altre destinazioni. Che problema c’è? Mica l’Italia e l’Abruzzo sono zone sismiche!AGGIORNAMENTORingrazio Margo129 che ha portato alla mia attenzione un post di "Abruzzo 24 Ore" nel quale si precisa che la sede dell'INGV non sarà chiusa. Magari anche il "Sole 24 Ore" dovrebbe precisare di aver preso una cantonata, inducendo anche me nell'errore... Tuttavia il problema esiste, perché alla fine del post si legge che, comunque, il progetto di ricerca sulla sismicità abruzzese è in attesa di rinnovamento...