Massimo Coppa

Referendum, votare “NO” per respingere un disegno di potere antidemocratico


REFERENDUM, VOTARE “NO” PER RESPINGERE UN DISEGNO DI POTERE ANTIDEMOCRATICO
Arrivo a discutere del referendum sulla riforma costituzionale con le ruote sgonfie. Sono stufo e saturo di quest’argomento, e spero che il 4 dicembre arrivi e passi presto.Detto questo, e per chiarezza preventiva, preciso che spero vivamente che gli italiani votino in massa “NO”.Non condivido la riforma costituzionale varata da Renzi e dai suoi yes-men e yes-women né nella forma, né nella sostanza.La forma, innanzitutto. Non si cambia una Costituzione in punti importantissimi perché così ha deciso un uomo che è diventato capo del governo senza neanche essere eletto (!) e facendo leva su una maggioranza raccogliticcia, che si regge grazie a qualche transfuga politico.La Costituzione è anziana, sì, ed ha bisogno di essere modificata: ma per farlo ci vuole, appunto, un’Assemblea Costituente. Le forze politiche, cioè, presentano le proprie idee di riforma e si va a votare per eleggere un Parlamento composto apposta per riformare la Costituzione. Come si fece nel dopoguerra, appunto.Questa riforma è una gran presa in giro, ad essere benevoli. Renzi afferma che abolendo il Senato si risparmia. Ma il Senato non viene abolito, e gli stipendi d’oro continueranno ad essere pagati: solo, non avrà più alcun potere! Un governo che si regge su una maggioranza risicata, come quello attuale, potrà cavarsela meglio perché avrà bisogno della sola fiducia della Camera. Il tutto, unito ad una legge elettorale che consentirà di avere la maggioranza assoluta dei seggi pur con una risibile maggioranza relativa dei consensi elettorali. Per molto, molto meno un’altra legge elettorale venne definita “truffa”. Oggi, invece, viene definita “il nuovo che avanza”.Non entro nel ginepraio della riforma delle competenze Stato-Regioni, perché illustri studiosi hanno già spiegato che provocherà solo caos, ingorghi e ricorsi.Da respingere infine al mittente l’atteggiamento arrogante ed irrispettoso di Renzi verso ogni opinione contraria: nella rappresentazione renziana del mondo, chiunque non la pensi come lui rappresenta il vecchio che resiste, il passato, la fanghiglia vischiosa in cui è intrappolato il Paese. Ci sarebbe da fare un’antropologia del renzismo: osservate intorno a voi, anche a livello paesano, chi sono i fautori del “SI”. I migliori sono quelli che non hanno capito niente, sviati dalla propaganda renziana che viene rilanciata acriticamente da quasi tutti i mass media… Poi ci sono gli interessati: imprenditori, capitalisti, rentiers, poteri forti: categorie che perseguono la costruzione del turbocapitalismo in Italia, con la distruzione totale dei diritti dei lavoratori, a cui seguirà la privatizzazione della sanità e di tutte le risorse pubbliche.È per respingere questo sinistro disegno generale, questa forte contrazione dei diritti di libertà e di rappresentanza democratica; è per salvare un modello di Costituzione che può essere riformato, ma con altri sistemi e da altre persone che non siano Renzi ed il suo cerchio magico; è per mandare a casa un capo del governo che si è incoronato da solo, senza mai presentarsi all’elettorato; è per tutti questi motivi che dobbiamo respingere questo aborto giuridico e votare “NO” al referendum del 4 dicembre.AGGIORNAMENTO: E' morto Fidel Castro ed ho una gran voglia e bisogno di scriverne... Ma voglio lasciare in "copertina" il post sul referendum. Siamo alla stretta finale, non dobbiamo distrarci! :-)