Massimo Coppa

Campagna elettorale alle ultime battute, ma chi l’ha vista? E chi andrà veramente a votare?


CAMPAGNA ELETTORALE ALLE ULTIME BATTUTE, MA CHI L’HA VISTA? E CHI ANDRA’ VERAMENTE A VOTARE? La campagna elettorale per le elezioni legislative è alle ultime battute. Ho detto “campagna elettorale”? Ma perché, c’è stata una campagna elettorale? Qualcuno se ne è accorto? Sull’argomento, in tutta onestà, non sono lucido, perché ho maturato un rigetto verso tutti gli attuali protagonisti della scena politica (vecchi, nuovi e seminuovi) che mi porta a chiudere occhi e orecchie di fronte al teatrino politico interno degli ultimi trenta giorni e che, forse, per la prima volta in vita mia mi condurrà a disertare le urne. Non mi sta bene nessun politico (di professione o prestato) attualmente in circolazione: per ognuno ho una sfilza di riserve e di critiche (a ragion veduta) da riservargli. Non mi viene di scegliere nessuno, nemmeno “turandomi il naso” alla Indro Montanelli. Tuttavia, al di là di questo mio (credo giustificato e diffuso) atteggiamento mentale attuale, non mi sembra che la campagna elettorale sia stata scoppiettante, ma nemmeno interessante. Una cosa è certa: nell’epoca dei social network e del 3.0 la campagna classica è morta. Qualcuno ha ascoltato un comizio in piazza? Credo praticamente nessuno. Non ne parliamo di confronti in tv: tutti a fuggire, tutti convinti che ormai non serva a vincere le elezioni. Persino di manifesti se ne vedono pochissimi. Di politica non sento parlare da nessuna parte: non se ne parla in famiglia, né al lavoro, ma nemmeno al bar. Insomma, diciamo la verità: queste elezioni non interessano a nessuno. Credo che l’astensionismo si confermerà primo partito, ma stavolta avrà dimensioni enormi. L’annuncio (dato praticamente da tutti) che dalle urne non emergerà una maggioranza certa ha raffreddato ancor di più i già tiepidi entusiasmi… Non aiuta nemmeno il sistema elettorale varato per l’occasione: un guazzabuglio ibrido (come al solito) che porta problemi anche pratici; il rischio di farsi annullare la scheda è altissimo. Però bisogna anche considerare una cosa: il potere vuole proprio che diventiamo apatici e non andiamo a votare, anticamera del non disturbare.