Massimo Coppa

LICENZIATI DALLA FIAT PER UNA PROTESTA


 La Cassazione ha confermato il provvedimento illiberale!LICENZIATI DALLA FIAT PER UNA PROTESTA
Cinque dipendenti della Fiat-FCA di Pomigliano d’Arco (Napoli) furono licenziati perché, durante una manifestazione, avevano impiccato in effigie quel simpaticone del manager Sergio Marchionne. Già il provvedimento appariva eccessivo ed illiberale, in quanto è tradizione italica tollerare tutte le forme di protesta, se non violente. Inoltre, era evidente l’intento sarcastico dell’atto. Questi signori fecero ricorso al Giudice del Lavoro e furono reintegrati. Ebbene, ieri, nell’ultimo grado di giudizio, la Cassazione del Lavoro ha deciso che il licenziamento era giusto! Questi operai hanno definitivamente perso il posto di lavoro. Il metodo applicato dalla Fiat è chiaro, benché mutuato da Mao Tse Tung: colpirne uno per educarne cento. È difficile pensare che ci sarà mai un’altra protesta, a Pomigliano, dove adesso andranno in cassa integrazione 4.500 lavoratori… Ecco cosa sta diventando questo Paese: un luogo dove i diritti dei lavoratori contano sempre meno e dove si può essere licenziati per una protesta.Il turbo-capitalismo selvaggio sta vincendo.