Massimo Coppa

STOP AI MIGRANTI ECONOMICI, L’ITALIA E’ D’ACCORDO: MA LO SIAMO STATI ANCHE NOI!


 STOP AI MIGRANTI ECONOMICI, L’ITALIA E’ D’ACCORDO: MA LO SIAMO STATI ANCHE NOI!
In Europa si sta oramai affermando, anche nei Paesi più “civili”, il concetto che si debba fermare l’immigrazione che abbia alla radice un motivo economico. In altre parole, bisogna accogliere chi fugge da conflitti e persecuzioni mortali, ma fermare chi fugge dalla povertà. Questa impostazione mi lascia perplesso ed assai amareggiato, anche perché il governo italiano e quello francese, ad esempio, la sostengono in piena sintonia. Ma la Francia, storicamente, ha avuto i suoi emigranti, seppur nelle colonie conquistate militarmente e tenute con pugno di ferro (che, diciamo, non è il massimo per uno Stato democratico); e l’Italia è stata caratterizzata da una storia moderna fatta di migrazioni: basterebbe pensare all’Argentina ed agli Stati Uniti. Voglio dire che anche noi siamo stati poveri e, per sopravvivere, siamo andati all’estero, dove esistono tuttora, dappertutto, comunità italiane anche molto estese. Lo stesso Papa attuale, che di cognome fa Bergoglio, è di origini italiane! Come se non bastasse, l’emigrazione italiana esiste ancora oggi, anche se non raggiunge (per fortuna) le punte dei primi decenni del Novecento. Quindi mi lascia stranito il fatto che noi italiani, storicamente popolo di emigranti per necessità, oggi pontifichiamo sul concetto di fermare i poveri che vogliono venire da noi o in Europa.Applicare il concetto fino in fondo, oltretutto, significherebbe impedire l’arrivo in Italia anche di ucraini, russi, filippini eccetera? Immaginiamo mai cosa accadrebbe alla nostra economia ed ai nostri rapporti interfamiliari se non ci fossero più badanti, braccianti agricoli, lavapiatti, collaboratori domestici e tutti quei profili che noi italiani non vogliamo ricoprire?