Massimo Coppa

IMMIGRATO MUORE PER INFARTO, NESSUNO LO SOCCORRE


 IMMIGRATO MUORE PER INFARTO, NESSUNO LO SOCCORRE
Il fatto che questa notizia sia apparsa su un unico mass media, e cioè l’edizione campana del quotidiano “la Repubblica”, e non sia stata ripresa da nessun altro, fa capire che persino il mondo dell’informazione è ormai assuefatto e rassegnato al razzismo di un popolo insospettabile come quello italiano. E non solo gli italiani si confermano ogni giorno razzisti e fans di un partito razzista come la Lega, ma si scopre che anche i meridionali (!), cioè le vittime del razzismo settentrionale, sono a loro volta razzisti con gli immigrati. La tristissima vicenda è presto detta: un immigrato senegalese viene colto da infarto e non solo non viene soccorso, ma viene anche cacciato via da un negozio. Si accascia su un marciapiede, nell’indifferenza generale, ed arriva all’ospedale di Eboli (Salerno) già morto. Potrebbe benissimo essere che l’uomo, pur soccorso tempestivamente, sarebbe morto ugualmente: era infatti cardiopatico, ed era venuto in Italia anche per curarsi adeguatamente. Ma io proprio non riesco a capire come sia possibile che degli esseri umani (umani?) lascino morire un altro essere umano senza muovere un dito o battere ciglio. E questo in un Paese teoricamente cattolico, dove risiede il Papa, e sotto Natale! Mi domando che Paese siamo, che popolo stiamo diventando, se siamo sempre stati razzisti o lo siamo diventati.“Italiani, brava gente”, si diceva un tempo… E noi italiani siamo stati immigrati e abbiamo subito sulla nostra pelle la bruciante esperienza di un razzismo disumano che, adesso, esercitiamo sugli uomini meno fortunati di noi.