Massimo Coppa

“MINORITY REPORT” DIVENTA REALE


“MINORITY REPORT” DIVENTA REALE
Riferisce il “Corriere del Mezzogiorno” (quotidiano campano allegato al “Corriere della Sera”) che a Napoli “X-law”, un software in grado di prevedere i reati, ha sventato un furto! Un ignoto (finora) agente della Questura locale ha messo a punto un programma informatico (applicato con successo anche a Venezia) capace di elaborare e valutare migliaia di dati relativi alla criminalità: zona, orari, pregiudicati in giro e così via, fino ad arrivare alla possibilità, basata statisticamente e sul calcolo delle probabilità, di prevedere la commissione di un reato. A quanto pare il programma funziona: alla vigilia di Natale, intorno alle 10.00, il sistema lanciava un allarme automatico secondo cui si sarebbe verificato un furto con scasso alle spalle di Piazza Medaglie D’Oro. Una pattuglia della polizia si è messa di vedetta e, in effetti, ha beccato due pregiudicati con un piede di porco al seguito: un arnese da scasso, un ferro del mestiere, insomma… Il reato non lo avevano compiuto ancora, essendo stato prevenuto, ma uno di loro, un pregiudicato di 24 anni, è stato denunciato per possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso. Stranamente, il giornale non ha notato l’inquietante rassomiglianza con “Minority report”: l’ennesima prova che, spesso, la letteratura precede la realtà. In quel celeberrimo racconto distopico del visionario Philip K. Dick, trasposto nel 2002 in un bellissimo film con Tom Cruise, diretto da Steven Spielberg, si narra appunto di una società del futuro dove viene varato un sistema che, basandosi sulla precognizione di tre soggetti dotati di super-poteri mentali, è in grado di sventare i reati gravi prima che vengano commessi. Tuttavia la procedura cozza contro i principi di uno “Stato di diritto”, perché è impossibile e profondamente ingiusto condannare una persona per una cosa che non ha fatto. Ma si va avanti comunque, in un mondo dove i diritti umani hanno subito un forte ridimensionamento a favore della sicurezza, finché il sistema non comincia a sbagliare e ad incastrare degli innocenti.Un mondo dove si rinuncia alla libertà in favore della sicurezza… Non ci ricorda qualcosa? Non è il nostro mondo, disposto ormai a tutto pur di difendersi dal terrorismo e dalla criminalità? E come non restare inquieti di fronte all’arrivo di un programma di polizia in grado (teoricamente) di essere preveggente? Come ci si proteggerà dalle distorsioni e dagli abusi di un software?