Massimo Coppa

Che soddisfazione, il governo viene sulle mie posizioni...


  CHE SODDISFAZIONE, IL GOVERNO VIENE SULLE MIE POSIZIONI...
E’ una bella soddisfazione, per me, constatare che il governo italiano, dopo aver chiuso una nazione intera per due lunghi mesi, improvvisamente, per bocca del suo premier Conte in diretta televisiva, afferma di volersi assumere il rischio di una recrudescenza del contagio da Coronavirus, ma di voler riaprire le attività produttive e commerciali perché “non ci possiamo permettere” di continuare a stare fermi… Finalmente l’hanno capito pure a Roma ciò che io, insieme agli imprenditori del Veneto e della Lombardia, oltre che da Confindustria, diciamo da settimane: e cioè che restare fermi significa morire economicamente; significa sopravvivere al virus ma poi morire di fame. Una prospettiva che a me, onestamente, non va proprio giù. Perdiamo ogni giorno fette di clientela internazionale, che si rivolgerà ad altri Paesi; ma non voglio stare qui a ripetere ciò che ho detto negli ultimi post. Piuttosto, c’è da fare un’amara considerazione: forse si poteva evitare di chiudere tutto e creare il deserto? Forse si poteva continuare a lavorare, pur con le dovute cautele? Io in ufficio ho continuato ad andarci: credo che le fabbriche potessero evitare di fermarsi. I fondamentali della nostra economia sono ormai asfittici, e chissà se riusciranno a risollevarsi. Il dietrofront è meglio tardi che mai, ma chissà se servirà. In ogni caso è stato confermato il fatto che le Regioni hanno più potere del governo (in uno Stato, bisogna ricordarlo, che NON è federale): infatti pare che Conte non volesse riaprire ancora niente, ma che abbia dovuto capitolare di fronte alle Regioni in rivolta.