Massimo Coppa

I gemelli Bianchi torturavano animali: perché non sono sorpreso?


I GEMELLI BIANCHI TORTURAVANO ANIMALI: PERCHE’ NON SONO SORPRESO?
Secondo la pubblica accusa Marco e Gabriele Bianchi, quei gemelli terribili maniaci del fitness e delle arti marziali ed accusati di aver ucciso a botte un ragazzo di colore, si divertivano a torturare ed uccidere animali.Nell’ambito della ricostruzione della personalità degli accusati, i magistrati hanno individuato prove per almeno due di questi reati (perché, ricordiamolo, è un reato uccidere un animale senza motivo ed ancor più torturarlo): una pecora ed un uccellino sono stati seviziati ed ammazzati dopo averli fatti soffrire per bene.Io sono un amante degli animali: uno di quelli, per intenderci, che ferma l’auto per soccorrere un gatto in difficoltà e scomoda associazioni animaliste, veterinari ed Asl per soccorrerlo. Spesso vengo irriso e guardato con commiserazione: più di una volta mi è stato detto che noi animalisti siamo pronti a tutto pur di aiutare un animale e poi magari trascuriamo un essere umano in difficoltà.Premesso che, molte volte, le persone “in difficoltà” lo sono per loro stessa colpa, il che obiettivamente non aiuta a commiserarle, io rispondo girando l’argomentazione al contrario: chi è crudele o indifferente verso un animale indifeso probabilmente lo è altrettanto verso gli esseri umani.La vicenda dei fratelli Bianchi mi sembra la plastica dimostrazione che nel mio sospetto ci sia molta ragione.