Massimo Coppa

LA MESSA DEL VESCOVO E LA FINE DEI TEMPI


LA MESSA DEL VESCOVO E LA FINE DEI TEMPI
Ha un sapore di religiosità medievale, apocalittica, millenaristica, la notizia che sabato prossimo, in una chiesetta nelle campagne lombarde oppresse dalla siccità, l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, con una messa speciale invocherà la pioggia salvatrice supplicando Iddio di mandarla.Nel contempo, l’arrivo del flagello delle cavallette in Sardegna conferma quest’impressione di fine dei tempi. Una piaga biblica, che nei modi di dire popolari si affianca ad altre: “fame, peste e carestia”. La “peste” l’abbiamo avuta (il Covid), la “carestia” è in corso (tra siccità, inflazione, economie depresse e Borse impazzite a causa dell’invasione russa dell’Ucraina) e la “fame”, va da sé, ne sarà una conseguenza.Ci manca solo l’ammonimento “Peniteziagite!”, “Fate penitenza!”, con il sottinteso seguito “Perché il Regno dei Cieli è vicino”, dell’ex dolciniano frate Salvatore del “Nome della Rosa”, per essere completi.Non è possibile commentare questo post