Massimo Coppa

VERGOGNA! AD ISCHIA GLI ARTISTI RUSSI NON VENGONO BOICOTTATI...


VERGOGNA! AD ISCHIA GLI ARTISTI RUSSINON VENGONO BOICOTTATI...
Con sconcertante, olimpica indifferenza, sull’isola d’Ischia si fa finta di ignorare la tragedia epocale che si sta verificando nel cuore dell’Europa, a poche migliaia di chilometri dall’Italia: l’invasione e la devastazione dell’Ucraina per mano della Russia.Il mondo si è schierato: Italia, Unione Europea e Stati Uniti sono a favore dell’Ucraina, senza “se” e senza “ma”. Le sanzioni ed il boicottaggio a tutto ciò che è russo sono in vigore da mesi ed hanno visto un’escalation continua.Anche gli artisti russi sono stati definiti indesiderati: basti ricordare i casi del soprano Anna Netrebko e del direttore d’orchestra Valery Gergiev.In tutto il mondo civile si cancellano eventi, ospitate ed interventi di artisti russi, ma non ad Ischia.Ieri sera, domenica 3 luglio, presso i “Giardini La Mortella”, trionfalmente annunciato da alcuni media locali, come da programma si è tranquillamente esibito un duo russo composto da una mezzosoprano e da una pianista: Alexandra Papenkova e Victoria Mekulyeva.Questo mentre, contemporaneamente, missili russi continuavano a piovere su quartieri residenziali civili ucraini.Il fatto, già di per sé vergognoso, assume i contorni dell’incidente geopolitico se consideriamo che i “Giardini La Mortella” sono gestiti dalla “Fondazione Walton”: dedicata al compositore inglese William Walton, che si innamorò di una pietraia ischitana e la fece trasformare nella splendida tenuta con annesso giardino tropicale che è oggi, la fondazione ha per padrino il principe Carlo d’Inghilterra. Assistiamo così al clamoroso corto circuito per cui una struttura collegata alla Corona britannica ospita due musiciste russe mentre il governo britannico, guidato da Boris Johnson, è in prima fila, insieme al resto del mondo civile, nell’aiutare la resistenza ucraina in tutti i modi.I bambini ucraini muoiono sotto le bombe, ma a noi che ce ne frega! Noi ce ne stiamo ad ascoltare due russe che cantano e suonano arie di Ravel, Debussy, Poulenc, Chopin, Tchaikovsky e Rachmaninov… Mentre tutto il resto del mondo caccia gli artisti di Mosca a calci nel sedere, ad Ischia li accogliamo a braccia aperte. Chissà se il principe Carlo, il futuro re, ne è al corrente...Non è possibile commentare questo post