Massimo Coppa

LO SCUDETTO DEL NAPOLI DOPO 33 ANNI


LO SCUDETTO DEL NAPOLI DOPO 33 ANNI
Il Napoli ha vinto nuovamente lo scudetto dopo ben 33 anni dall’ultima volta…Per un mix di fatti relativi alla mia vita privata e professionale devo dire che l’evento è caduto in un momento per me poco felice: mi dispiace proprio, perché avrei voluto godermi di più la circostanza.Pensate che la sera della matematica conquista del titolo, non sono neanche uscito in strada a festeggiare. È stata la prima volta nella mia vita che non sono andato a strombazzare per un successo del Napoli o della nazionale di calcio. Parlando con altre persone della mia fascia d’età ho scoperto che quasi nessuno è uscito per andare a folleggiare nella notte tinta d’azzurro. Siccome non è verosimile che tutti stiano attraversando un periodo personale problematico, se ne conclude che questo atteggiamento più composto è probabilmente dovuto alla maturità (per non dire alla vecchiaia)…Mi dispiace di non essermela goduta come si deve, dicevo, perché la circostanza è storica: quando il Napoli vinse il primo ed il secondo scudetto, ero un ragazzo; la seconda volta avevo la patente e fusi il clacson dell’auto per il troppo suonare… Oggi sono un uomo maturo. Questo per dire che non si tratta di una circostanza che si ripeta frequentemente. In 33 anni ne è morta di gente che aveva visto il secondo scudetto ed ora non può vedere il terzo! E se dovranno passare altri trent’anni per un’altra vittoria, non so quanti di noi riusciranno a vederla.Che io appartenga ad una fascia (seppur cospicua) di privilegiati, in questo senso, mi è sempre apparso chiaro. Intere generazioni di tifosi del Napoli, da quando il club è stato fondato, negli anni Venti del Novecento, hanno vissuto e sono morte senza che il loro orizzonte sportivo venisse rischiarato da una qualsiasi vittoria della compagine partenopea, figuriamoci il campionato nazionale. Lo stesso si può dire per gli italiani in genere: prima del 1982, l’ultima volta che la nazionale aveva vinto il Mondiale risaliva al 1938, peraltro il secondo di seguito. Era proprio un’altra epoca: l’Italia vestiva la camicia nera e si stava per entrare nella tragedia immane della seconda guerra mondiale.Io, nel 1982, ero un ragazzino, ma ricordo benissimo tutto il torneo ed i successivi festeggiamenti, seppur vissuti nella sola piazza del mio Comune di residenza e per poche ore, insieme ai miei genitori. Poi il bis del 2006: ed anche in questo caso, come si vede, si è dovuto aspettare un pezzo.Insomma, a fronte di enormi folle di persone che hanno vissuto e sono morte senza vedere alcuna vittoria, io ho vissuto in diretta tre scudetti del Napoli e due Mondiali vittoriosi per l’Italia. Per la nazionale mi sembra arduo immaginare un futuro roseo, visto che negli ultimi due Mondiali non ci siamo nemmeno qualificati. Per il Napoli, magari, è l’apertura di un ciclo che si spera proficuo, seppur dovesse essere breve. Ma io sono un pessimista cosmico e credo che lo scudetto di quest’anno resterà un episodio isolato chissà per quanto tempo. Resta il fortissimo rammarico per una Champions League letteralmente buttata via in una manciata di settimane che hanno visto il Napoli stentare in tutti i tornei: lo stesso scudetto è stato vinto con un semplice pareggio ad Udine, ed eravamo pure partiti in svantaggio. Qui al Sud è sempre così: si arriva al trionfo, se ci si arriva, sempre stentatamente, pure quando stai facendo un record di punti.Non è possibile commentare questo post