Massimo Coppa

IL DOWNBURST SULLA RIUNIONE DEGLI 007


IL DOWNBURST SULLA RIUNIONE DEGLI 007
Era un natante imbottito di spie quello affondato in pochi secondi sul Lago Maggiore a causa di un improvviso e violento evento meteorologico denominato “downburst”, cioè una discesa repentina di masse d’aria fino al suolo, con corredo di venti forti, possibili trombe d’aria e pioggia o grandine.Nel naufragio sono morte quattro persone: la moglie russa del comandante italiano dell’imbarcazione, due agenti dei servizi segreti italiani (un uomo e una donna) ed un agente in pensione (seppur appena 53enne) del servizio segreto estero israeliano, il leggendario Mossad.A bordo c’erano altre 19 persone, delle quali almeno 18 erano agenti segreti italiani o israeliani.In un primo momento si è pensato che gli 007 fossero tutti in gita di piacere in stile dopolavoristico, ma ben presto ci si è resi conto di quanto assurda fosse questa ipotesi. È vero, si sono comportati da turisti: un bel pranzo in un ristorante sul lago e poi tutti sulla “casa galleggiante”, che si è portata lontano dalle coste. Ma evidentemente era per poter discutere liberamente senza orecchie indiscrete o sorveglianza elettronica nei paraggi.Ma discutere di cosa? E perché in un posto così inconsueto?Probabilmente non lo sapremo mai. Tutti i superstiti sono scomparsi nell’ombra e di loro non sono state rese note le generalità: quelli portati in ospedale, anche se lievemente feriti, sono stati dimessi in fretta o, se ancora bisognosi di cure, sono stati trasferiti, con false identità, da qualche altra parte. Gli israeliani sono tornati in patria con un aereo militare.È stata cancellata la presenza, presso le strutture sanitarie, di ognuno degli imbarcati sulla casa galleggiante. Chi ha avuto a che fare con loro è stato solennemente diffidato dal parlare con chicchessia.È come se il fatto non fosse mai esistito, anche se sono morte quattro persone.Così lavorano i servizi.Non è possibile commentare questo post