Massimo Coppa

SUMMUM IUS, SUMMA INIURIA


SUMMUM IUS, SUMMA INIURIA
Ai Mondiali di scherma che si stanno tenendo a Milano la fortissima atleta ucraina Olga Kharlan ha oggi stracciato la sua avversaria, la russa Anna Smirnova e, alla fine, si è rifiutata di stringerle la mano per gli ovvi motivi che tutti conosciamo, e cioè che l’Ucraina è stata aggredita militarmente dalla Russia ed è impegnata in una strenua lotta per la propria libertà e sopravvivenza.La Smirnova, invece di andarsi a nascondere per la vergogna a causa di quello che il suo Paese sta facendo, ha avuto la faccia tosta di protestare per 45 minuti, finché la schermitrice ucraina è stata squalificata.Ai sensi del regolamento la decisione è corretta, perché un atto di scortesia così palese va contro i principi dello sport: ma siamo di fronte ad un classico caso in cui “summum ius, summa iniuria”: l’applicazione letterale della norma causa un’ingiustizia.Ci si sarebbe dovuto chiedere come può la cittadina di un Paese aggredito e stuprato da una potenza straniera stringere la mano ad una cittadina del Paese aggressore.Ma, soprattutto, tutti dovremmo chiederci come sia possibile che un’atleta russa partecipi alla competizione mondiale di una disciplina sportiva. Russi e bielorussi non erano stati, giustamente, banditi da tutti gli sport?!Ecco che, ancora una volta, i vertici delle organizzazioni sportive mondiali dimostrano di vivere in un mondo di fantasia, dove l’unica realtà che gli interessi è il giro d’affari che si deve concretizzare, costi quel che costi.Non è possibile commentare questo post