Massimo Coppa

IL DAVIDE UCRAINO ED IL GOLIA RUSSO


IL DAVIDE UCRAINO ED IL GOLIA RUSSO
Un drone militare proveniente dall’Ucraina, per colpire un edificio a Mosca, deve percorrere 600 chilometri in territorio russo ed eludere tutti i presunti sistemi di controllo e difesa elettronici anti-aerei presenti: questo fa capire come ogni bersaglio colpito nella capitale russa costituisca un incredibile smacco per le autorità che fanno capo a Putin.Pensate che lo stesso palazzo, il quale ospita gli uffici di tre ministeri, dista solo sette chilometri dal Cremlino ed è stato colpito da droni ucraini due volte in due giorni! Persino alcuni telegiornali russi, notoriamente asserviti al regime, hanno alzato educatamente un sopracciglio e si sono chiesti come ciò sia stato possibile.È l’ennesima sassata che il Davide ucraino tira in fronte al Golia russo, e ben ci sta.Le anime belle che criticano gli ucraini perché stanno portando la guerra nel territorio russo, “a rischio di far scoppiare un conflitto nucleare mondiale”, devono farsene una ragione: noi che andiamo a dormire nei nostri letti, belli tranquilli, senza il timore che ci arrivi un missile russo in testa, dobbiamo capire che uno Stato, come quello russo, che non si fa scrupoli, dal febbraio 2022, a bombardare in Ucraina città, palazzi, infrastrutture civili, acquedotti, centrali elettriche e silos del grano, cioè a compiere sistematicamente e quotidianamente crimini di guerra, deve aspettarsi come minimo qualche drone nemico che colpisca il proprio territorio.In altre parole, perché la Russia può colpire il territorio ucraino e gli ucraini dovrebbero rispondere solo colpendo i propri territori occupati?È triste ed orribile, ma la logica è che anche i cittadini russi nella propria madrepatria devono svegliarsi dai loro sonni tranquilli e capire che l’avventura militare in cui il loro leader li ha cacciati può avere improvvisamente riflessi concreti e pericolosi sulle loro stesse vite.Non è possibile commentare questo post