Massimo Coppa

MEDICI, AVVOCATI E NOTAI SONO QUELLI CHE EVADONO DI MENO?!


MEDICI, AVVOCATI E NOTAI SONO QUELLICHE EVADONO DI MENO?!
Il “Sole 24 Ore” di oggi pubblica uno speciale sulle categorie che evadono il fisco, con tanto di tabelle esemplificative.In realtà si tratta di uno studio messo a punto dal Dipartimento delle Finanze presso l’omonimo Ministero.Secondo questi dati, che si basano su precedenti accertamenti ma che si spingono verso una dimensione predittiva attraverso un algoritmo (sì, purtroppo anche qui), le categorie che più evadono hanno a che fare con il commercio. Le lavanderie sono in testa, seguite dai noleggi di auto, dai gestori di impianti sportivi, dai ristoranti, dalle pelliccerie (esistono ancora?), dall’assistenza ad anziani e disabili, dai sondaggisti (!), dalla pesca, dalla lavorazione di tè e caffè e da indefinite “associazioni e organizzazioni”.Questo per parlare delle prime dieci posizioni.Ma le categorie censite sono centinaia.Tuttavia i risultati cozzano con il senso comune e con le esperienze di tutti noi.Se è vero che, spesso, al ristorante il conto arriva scritto a mano su un foglio di carta quadrettato e che le badanti sono spesso tenute in nero (ma non per colpa loro), com’è possibile che medici, avvocati e notai figurino in fondo alla classifica: siano, cioè, considerati tra quelli che evadono meno il fisco?!Alzi la mano chi ha mai visto una ricevuta datagli da un medico specialista dopo una visita, da un avvocato dopo un consulto, da un notaio dopo un atto!A me non è mai successo.Siccome basandosi su queste classifiche sarà condotta la lotta all’evasione, se ne conclude che avvocati e medici potranno continuare a non rilasciarci una beneamata mazza, tanto lo Stato sta già praticamente dichiarando che continuerà a non controllarli per niente.Non capisco se questa è una politica rivolta a coccolare certe categorie di professionisti per motivi ideologici o elettorali, o se ci siamo consegnati, anche in questo campo, allo strapotere degli algoritmi, questi oscuri, enigmatici ed astrusi meccanismi di calcolo che, pretendendo di regolare la realtà, costruiscono un mondo distopico.Non è possibile commentare questo post