Perentoria presa di posizione di Berlino dopo il caso dell’hackeraggio cinese a GoogleIL GOVERNO TEDESCO INVITA AL BOICOTTAGGIODI EXPLORER: “GRAVI PROBLEMI DI SICUREZZA”
Dietro alla decisione di Google di non collaborare più, col governo cinese, per aiutare la censura (se ne parlava
QUI) vi è un motivo assai prosaico: hacker cinesi, presumibilmente foraggiati dalla stessa Pechino, si sono introdotti in mail e siti basati sulla piattaforma di Mountain View per proseguire nell’opera di repressione del dissenso politico.Queste incursioni si sono rivelate molto gravi per la sicurezza stessa di Google, e quindi per tutta la sovrastruttura mondiale che si regge sui server del più famoso motore di ricerca.Analizzando l’accaduto, esperti tedeschi hanno appurato che la scorribanda dei pirati governativi cinesi è avvenuta sfruttando l’ennesima falla di Explorer, il browser di Microsoft oramai famoso per l’incredibile porosità che l’ha sempre caratterizzato in tutte le sue edizioni.Il governo di Berlino ha, quindi, ufficialmente invitato tutti gli internauti a non utilizzare più Explorer, ma browser alternativi (come Firefox, Opera, Chrome e quant’altro). Credo sia un’iniziativa senza precedenti: un governo occidentale invita a boicottare un prodotto del gigante di Redmond, anche se per motivi di sicurezza.Dal canto suo la Microsoft ha affermato che i suoi tecnici sono già al lavoro per porre rimedio al vulnus: una solfa che abbiamo già sentito decine di volte.Mi domando come sia possibile che un browser come Firefox, gratuito e basato sul lavoro disinteressato di appassionati, possa essere più affidabile e performante di un software creato da super-esperti e finanziato da un’azienda tra le più importanti del mondo, che si fa pagare profumatamente per i suoi prodotti! Eppure, è così. E questa cosa vale anche per i sistemi operativi: un mio amico informatico definisce, da anni, i prodotti Microsoft come “quei buchi con un software intorno”…