Massimo Coppa

Togliatti fece abortire Nilde Jotti: la morale del PCI non consentiva scandali


Una storia tristissima emerge a decenni di distanzaTOGLIATTI FECE ABORTIRE NILDE JOTTI:LA MORALE DEL PCI NON CONSENTIVA SCANDALI
In una trasmissione televisiva lo storico Piero Melograni ha rivelato che Nilde Jotti, l’elegantissima presidente della Camera dei bei tempi andati della cosiddetta Prima Repubblica, e Palmiro Togliatti, leader del Partito Comunista e gran complice dello stalinismo in Unione Sovietica (ed in Italia), sarebbero diventati genitori di un bambino, se non fosse che lui, il “Migliore”, costrinse la signora ad abortire.È notorio che Togliatti e la Jotti (anche quest’ultima oramai passata a miglior vita) fossero amanti. Era, all’epoca, uno di quei segreti di Pulcinella che tutti sapevano e che tutti facevano finta di non sapere: una convenzione al silenzio che abbracciava tutto l’arco costituzionale.Togliatti non volle divorziare dalla moglie, Rita Montagnani, ed ufficializzare il suo rapporto con la Jotti perché, benché comunisti, seguivano la stessa ipocrita morale borghese dei democristiani. Anche per il partito dei lavoratori, insomma, rompere un matrimonio era tabù. A maggior ragione Togliatti non poteva diventare padre di un figlio illegittimo.Per fortuna tutto questo, oggi, è finito. Divorziare o avere un figlio senza essere sposati è cosa che non impressiona più nessuno: anzi, fa sorridere. Eppure ci sono stati tempi (almeno fino agli anni Ottanta del Novecento) dove, davvero, cose del genere potevano condannare una persona (specialmente se donna) alla morte sociale. Figuriamoci in politica.