Massimo Coppa

Non è di Hitler il cranio conservato a Mosca


Crolla una delle due presunte prove principalidella morte del dittatore nell’aprile del 1945NON È DI HITLER IL CRANIO CONSERVATOA MOSCA
Ho aspettato qualche giorno per vedere se la notizia rimbalzasse sui media italiani; ma mi pare che non abbia (incomprensibilmente) riscosso un particolare interesse quanto scritto dal “Corriere della Sera” il 27 luglio.In un articolo di Franca Porciani si riferisce dei clamorosi risultati di un’indagine scientifica finanziata da History Channel e da KIP Production: la biologa molecolare americana Linda Strausbaugh, dell’Università del Connecticut, ha potuto analizzare il cranio conservato a Mosca e presumibilmente appartenuto ad Adolf Hitler.Per la prima volta nella storia, infatti, le autorità russe hanno acconsentito all’analisi del reperto, finora ostinatamente negata, quasi a proseguire la tradizione sovietica.Ebbene, quel cranio certamente non è appartenuto al Fuhrer. E’ vero, non disponiamo del DNA del dittatore (i pochi parenti rintracciati si sono rifiutati di collaborare), ma l’esclusione è certa semplicemente perché quel teschio è appartenuto ad una donna, morta in una fascia d’età tra i venti ed i quarant’anni.Quindi, una delle due teoriche prove regine esistenti al mondo (ed entrambe custodite dalle autorità russe) crolla miseramente.Secondo la tradizione, Hitler si suicidò insieme alla compagna Eva Braun, nel bunker della Cancelleria, a Berlino, ormai assediato dalle truppe sovietiche, entrate per prime nella capitale tedesca.Tutte le ricostruzioni storiche, le testimonianze, i documenti e gli studi concordano nel confermare che il Fuhrer morì mentre la Germania capitolava agli eserciti avversari. Eppure nessuno ha assistito materialmente alla morte del dittatore, e nessuno sa con certezza che ne furono dei suoi resti. Da qui la leggenda secondo cui il leader del Terzo Reich in realtà riuscì a scappare, forse rifugiandosi addirittura in Argentina, dove trascorse il resto della sua vita nell’anonimato.L’Unione Sovietica prima, e la Russia poi, hanno sempre affermato che Hitler fosse morto, e che il cranio e la mandibola conservati a Mosca lo testimoniassero. Ora sappiamo che la prova del cranio è stata sconfessata. Resta la mandibola, ma è più evanescente della croce di Cristo: non è stata mai esposta al pubblico e non si è mai consentito che venisse studiata. Bisogna ancora adesso rifarsi alla versione ufficiale sovietica: è parte della bocca di Hitler, perché lo confermarono (radiografie e cartelle cliniche alla mano) il suo dentista (catturato dagli americani), l’assistente del dentista e l’odontotecnico (catturati dai sovietici).Tuttavia Mosca snobba totalmente i risultati della Strausbaugh, confermando che anche il cranio è di Hitler, e che quindi Hitler davvero morì in quell’apocalittico aprile del 1945.