Massimo Coppa

Il sindaco di Pollica, ucciso dalla camorra, non aveva una scorta! Quando ne danno a cani e porci!


Persino le Procure sapevano che per il suo mododi amministrare era a rischio, ma nessuna autoritàlo ha protettoIL SINDACO DI POLLICA, UCCISO DALLA CAMORRA, NON AVEVA UNA SCORTA! QUANDO NE DANNO A CANI E PORCI!
Sangue di camorra in una località turistica. La Campania è scioccata dall’omicidio di Angelo Vassallo, 57 anni, sindaco di Pollica-Acciaroli, famosa cittadina costiera.Un killer lo ha atteso lungo la strada che lo portava a casa e gli ha sparato nove colpi di pistola.E’ il tipico stile della criminalità organizzata. Si segue la pista dell’interesse: appalti, infiltrazioni mafiose, il tentativo della “piovra” di mettere le mani sulla zona.Adesso i media ci raccontano che Vassallo era un uomo eccezionale, e persino qualche magistrato suppone che a decretarne la fine sia stata la sua severità morale, il suo senso dello Stato, il suo “aver detto troppi no, e qualche no di troppo”.Piango quest’uomo raro, ma mi domando: se si sapeva che Vassallo amministrava a rischio della sua stessa vita, e lo sapevano persino le Procure, per quale motivo non aveva una scorta?!Sappiamo bene quanti personaggi politici (e non solo) siano dotati di una costosa (per le casse pubbliche) protezione continua, che spesso appare davvero fuori luogo e decisa in assenza di reali motivi di pericolo: un altro aspetto odioso nell’autoreferenzialità della “casta”. Poi viene lasciato solo il sindaco di un paese campano che attrae attenzioni criminose!Oggi molti parlano di una morte “annunciata”. A quanto pare tutti temevano, ma non c’è stata alcuna autorità dello Stato (benché adesso vari ministri si dichiarino sconvolti) ad aver preso provvedimenti per difendere Vassallo e, con lui, la legalità.(Questo mio post è stato anche pubblicato da DAGOSPIA in data 7.9.2010 e dal quotidiano “Il Mattino” in data 8.9.2010. Il direttore del “Mattino”, Virman Cusenza, ha aggiunto questo commento: “Non è ancora tutto chiaro nell’omicidio del sindaco Vassallo, anche se i suoi contorni fanno pensare ad una chiara intimidazione. Presto sapremo se e come è stata armata la mano della camorra e quali fossero gli interessi al centro dello scontro. Una certezza però già esiste e da quella bisogna partire prima di ogni ragionamento: la relativa tranquillità della zona di Acciaroli, perla del Cilento e isola felice rispetto a tante altre zone infiltrate dai clan, fa pensare alla conquista di un nuovo avamposto da parte della camorra. Ciò che era ritenuto immune dalle infiltrazioni non lo è più.Ma soprattutto inquietano le dichiarazioni dei pm di Salerno: «Il più inquietante omicidio politico degli ultimi anni». Speriamo di non assistere nei prossimi giorni ad inutili passerelle politiche ma ad atti concreti che dimostrino come il Cilento sia non solo una perla del turismo ma la nuova frontiera dell’impegno dello Stato per la legalità in Campania”)