Creato da: massimocoppa il 22/08/2006
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Un uomo può perdonare
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                     Winston
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Presto /
anche noi (…) saremo /
perduti in fondo a questo fresco /
pezzo di terra: ma non sarà una quiete /
la nostra, ché si mescola in essa /
troppo una vita che non ha avuto meta. /
Avremo un silenzio stento e povero, /
un sonno doloroso, che non reca /
dolcezza e pace,
ma nostalgia
e rimprovero
PIER PAOLO PASOLINI
 

 

 

 

 

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L'epoca del denaro a basso costo sta per finire?

L’EPOCA DEL DENARO A BASSO COSTO
STA PER FINIRE?

L’epoca dei tassi d’interesse bassi sta per finire? Sembra proprio di sì, ed il motivo è l’inflazione che rialza la testa.
Un ciclo ultradecennale di denaro a buon mercato va a concludersi, con tutto quel che ne consegue. In generale, una scorciatoia per combattere l’inflazione (che è, meglio ricordarlo, l’aumento generalizzato dei prezzi) è quella, appunto, di alzare i tassi d’interesse, il costo cioè del denaro preso in prestito (da tutti: cittadini, aziende e Stato).
Tuttavia questa ricetta non è indolore: i prezzi potranno pure fermarsi (mai scendere, sia chiaro), ma a quale costo? Una contrazione della vitalità dell’economia.
Come in tutte le cose, in ogni manovra di tipo economico o finanziario ci sono pro e contro. Domandiamoci: ci conviene vedere il ritorno del denaro a caro prezzo pur di mantenere stabile il prezzo dei beni di consumo?
Credo, e non sono il solo, che sia sempre preferibile avere un’economia in movimento, piuttosto che raffreddarla e stopparla a causa dell’inflazione. L’inflazione, entro certi limiti, è un’indice di buona salute: beninteso se i salari aumentano di pari passo e non si assiste ad una perdita del potere di acquisto.
Per ora Christine Lagarde, ex Fondo Monetario Internazionale ed ora presidentessa della Banca Centrale Europea, ha detto che per almeno un altro anno i tassi resteranno bassi: ricordiamo che è la BCE a dare il tono a tutta l’orchestra. Tuttavia la Banca Centrale tedesca ha già protestato, perché vorrebbe interventi antinflattivi immediati.
La Banca Centrale tedesca ha un potere teoricamente limitato visto che la Germania fa parte dell’Unione Europea e che la gestione di queste problematiche afferisce appunto alla BCE; ma sappiamo bene che Berlino è praticamente la padrona d’Europa: quasi sempre si fa come vuole essa, per cui c’è da credere che la resistenza della BCE sarà relativa, anche perché la filosofia monetarista e liberista, ultimamente in ritirata strategica, è sempre viva negli ambienti tedeschi. D’altronde già il fatto che la Lagarde parli di “un anno” significa che, alla lunga, l’aumento dei tassi d’interesse è praticamente ineluttabile.
Questa è, per me, una ferale notizia: non avendo ancora potuto comprare un’abitazione, ed essendo ormai ai limiti di età per un mutuo, sapere che si tornerà a tassi d’interesse alti potrebbe essere la mazzata finale per le mie pur fatue aspirazioni.

 
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Commenti al Post:
MARGO129
MARGO129 il 16/11/21 alle 16:26 via WEB
Sii fiducioso e accantona il tuo attuale pessimismo... Non c'è nessuna coerenza in quel che dicono.. tutto cambia da un giorno all'altro.. figuriamoci negli anni a venire... Capisco che da voi gli immobili sono cari e inaccessibili.. anche perchè suppongo sia considerata tutta zona turistica.. ma una scappatoia si trova sempre ...
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 17/11/21 alle 13:47 via WEB
ma che vuoi trovare scappatoie...
(Rispondi)
 
 
 
MARGO129
MARGO129 il 17/11/21 alle 19:31 via WEB
Un colpo di fortuna ad esempio ma per averlo bisogna andarselo a cercare ...
(Rispondi)
 
 
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 18/11/21 alle 12:42 via WEB
il colpo di fortuna vuole i contanti pronti, non aspetta che tu faccia un mutuo nel frattempo
(Rispondi)
 
elyrav
elyrav il 17/11/21 alle 09:04 via WEB
Purtroppo si andrà sempre peggio. Non ci voglio pensare ma la vedo veramente dura per noi. Non per i riccastri che diventeranno sempre più ricchi, ma per noi. Serena giornata
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 17/11/21 alle 13:48 via WEB
tutte le statistiche, in effetti, dicono che a livello mondiale la classe media scompare: i ricchi diventano più ricchi ed il resto si immiserisce
(Rispondi)
 
 
 
elyrav
elyrav il 18/11/21 alle 07:46 via WEB
Purtroppo, per questo mi piacerebbe che mia figlia studiasse. Non per poi restare in italia ma per andare all'estero dove forse un pò di meritocrazia in più esiste. Serena giornata
(Rispondi)
 
 
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 18/11/21 alle 12:43 via WEB
certo che tristezza dover ancora emigrare
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
elyrav
elyrav il 19/11/21 alle 08:02 via WEB
Molta tristezza. Non dovrebbe essere necessario. Serena giornata
(Rispondi)
 
paperino61to
paperino61to il 18/11/21 alle 10:55 via WEB
Purtroppo il divario tra ricchi e poveri sarà sempre più ampio. Non so te ma io negli ultimi anni sto notando delle similitudini con gli 20' che hanno portato al nazi fascismo( odio verso gli immigranti, fabbriche chiuse, migliaia di disoccupati, focolai di guerra dappertutto)...speriamo bene...ciao
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 18/11/21 alle 12:44 via WEB
sicuramente le istituzioni democratiche sono messe a dura prova da questi fenomeni. Che poi, già adesso tanto democratiche non sono più: mi pare che quasi mai venga rispettata la volontà popolare
(Rispondi)
 
rteo1
rteo1 il 19/11/21 alle 19:27 via WEB
Siamo "prigionieri" di un sistema economico-finanziario, giuridicamente strutturato. Non abbiamo via di uscita, al momento. La politica monetaria segue le stesse regole del libero mercato. La BCE, con gli interventi di acquisto a piene mani dei titoli dei debiti sovrani, a cominciare da Draghi quando ne era governatore, ha consentito agli Stati di avere la necessaria liquidità a costi calmierati ma ora dovrà seguire le nuove pretese dei creditori e dei mercati. I problemi stanno a monte e finora non si è fatto nulla o quasi, per risolverli. O perlomeno atttenuarli. Gli squilibri nella distribuzione delle risorse, che non intaccano i redditi elevati e le pensioni d'oro ma li adeguano in alto anziché congelarli, impediscono qualsiasi manovra sul contenimento e rientro del debito pubblico. Il governo italiano paga circa 100 miliardi all'anno per interessi, malgrado i tassi quasi a zero. E il debito ha ormai superato i 2700 miliardi di euro. Qualcuno racconta che bisogna valutarlo in rapporto al patrimonio degli italiani che è stimato in circa 8000 miliardi Ma ti sembra una cosa seria? Se fosse così, e non lo è, allora bisognerebbe ripartire l'intero debito o una parte significativa sui cittadini per ridurre il debito e abbattere gli interessi. Ti sembra possibile ?
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 22/11/21 alle 10:27 via WEB
Alle volte mi vengono seri dubbi sulla bontà dell'esistenza stessa dell'Unione Europea
(Rispondi)
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 22/11/21 alle 12:31 via WEB
Per fortuna quando ho comprato casa avevo optato per il mutuo a tasso fisso. A parte questo, la questione è che tutto dipende dall'inflazione. Si, se è attorno al 2% non crea problemi, ma se cala o se comincia a salire un po' velocemente come ora, c'è da preoccuparsi.
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 23/11/21 alle 11:58 via WEB
sono scuole di pensiero. L'inflazione è veramente grave quando si accompagna a stagnazione dell'economia (cosiddetta "stagflazione") e quando arriva a due cifre. Inorridire per la sua sola esistenza è un'impostazione liberista
(Rispondi)
 
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