IL BUE RUSSO DICE “CORNUTO” ALL’ASINO UCRAINO…
Io capisco che, da che mondo è mondo, la propaganda, per sua natura, deve esagerare. Però anche la propaganda ha delle regole, ed una di queste è quella di non strafare, perché si ottiene il risultato opposto, oltre a diventare ridicoli.
Con l’accusa di essere uno Stato nazista, di per sé surreale e grottesca, che Putin fa agli ucraini, è come se il bue, gran portatore di corna, accusasse l’asino di avere le medesime, come recita un antico e saggio detto popolare.
Innanzitutto il presidente ucraino è ebreo: può mai un ebreo essere a capo di uno Stato nazista? Il ministro degli Esteri russo, Lavrov, con sprezzo del ridicolo dichiara oggi che anche Hitler era ebreo: una semplice suggestione, che non ha mai trovato alcun fondamento, ma che evidentemente piace alle autorità russe, le quali aspirano a vincere la medaglia d’oro dell’arrampicata sugli specchi…
La Germania nazista era uno Stato totalitario, secondo la definizione delle scienze politiche: uno Stato, cioè, che nega le libertà politiche e persino personali, pretendendo di regolare “totalmente”, appunto, la vita dell’individuo. Anche l’Unione Sovietica era uno Stato totalitario, e tale è, in pratica, la Russia di oggi.
La Germania nazista deportava popolazioni e perseguitava e massacrava civili inermi ed intere categorie di persone (ebrei, zingari, omosessuali), macchiandosi di crimini di guerra e di crimini contro l’umanità: la stessa cosa che fa la Russia, oggi, in Ucraina ed anche nei propri confini nazionali.
La Germania nazista aggrediva gli altri Stati, dicendo di farlo per autodifesa: come la Russia ha fatto con l'Ucraina.
Hitler, quando la seconda guerra mondiale si mise decisamente male per la Germania, fece circolare la notizia di armi segrete che avrebbero ribaltato le sorti del conflitto: pochi giorni fa, Putin ha detto la stessa cosa.
Dunque, chi è il nazista?