la stronza di turno

Macchia


Li ci stavo bene, tra le arance  amare e i mandarini.L'odore inteso alla fioritura in primavera mi riportava all'infanzia. Dormivo tanto serena, arrotolata nelle lenzuola di lino.Nel silenzio del giardino dove gli uccelli con discrezionecantavano al mattino.  Io li ci stavo bene a piedi nudi nell'erba fresca ad annaffiare le rose, come un ape ad odorarle una ad una.L'abbaiare amico di Macchia ogni volta al mio arrivo mi dava il benvenuto a casa.Quella era la mia casa il mio giardino, le foglie in autunno , la neve in inverno, la vita in primavera. La pace di quei giorni ormai persi sono ancora vivi nella memoria. Abbi cura delle rose, raccogli le arance e i mandarini saluta Macchia quando rientri  e distruggi il ricordo di me. Si, stavo bene nella mia vecchia casa.